Cronaca

Asvis: “L’Italia è lontana dagli obiettivi 2030”

di Gino Piacentini

 

 

A metà del percorso verso l’attuazione dell’agenda 2030, l’Italia mostra forti ritardi e rischia di non rispettare gli impegni assunti nel 2015 in sede Onu. Questo è quanto emerge dall’ottavo Rapporto: “L’Italia e gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile”, realizzato dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS).

Asvis nel suo rapporto ha elaborato una serie di indicatori che confrontano la situazione attuale rispetto al 2010. In quest’ottica l’Italia mostra i seguenti risultati rispetto agli obiettivi ONU:

  • Negativi: gli obiettivi sulla povertà (obiettivo n.1), sui sistemi idrici e sociosanitari (obiettivo n.6), sulla qualità degli ecosistemi terrestri e marini (obiettivi n.14 e15), e sulla governance e la partnership (obiettivo n.17).
  • Stabili: gli obiettivi legati al cibo (obiettivo n.2), alle disuguaglianze e alle città sostenibili (obiettivi n.10 e 11).
  • Positivi: gli obiettivi per la salute e l’economia circolare (obiettivi n.3 e 12).

 

Purtroppo, il nostro Paese è in buona compagnia. Infatti secondo l’Onu solo nel 12% dei paesi europei è sulla buona strada per raggiungere i singoli valori per obiettivo. Più della metà, invece, nonostante qualche progresso, sono “moderatamente o gravemente fuori strada” e circa il 30% non ha fatto registrare alcun avanzamento o si trova oggi in una condizione peggiore di quella del 2015.

Nel dettaglio il rapporto evidenzia il peggioramento di alcuni obiettivi ritenuti fondamentali a prescindere dall’Agenda Onu. È il caso della quota di famiglie in condizione di povertà assoluta (2 milioni), salita dal 6,1% al 7,5% complice anche la pandemia. Anche il tasso di abbandono scolastico (11,5%) e della disoccupazione giovanile è (23,7%), tra i più alti in Europa, evidenziano un problema per lo sviluppo sostenibile delle nuove generazioni. Al ribasso anche la spesa pubblica per sanità e istruzione, dove la media degli investimenti del nostro Paese è nettamente inferiore alla media europea.

 

Il direttore scientifico dell’ASviS, Enrico Giovannini, ha commentato il rapporto al termine della presentazione, affermando: “E’ la proposta dell’Alleanza nazionale per lo sviluppo sostenibile (ASviS).”Il Rapporto di quest’anno, dedicato all’analisi di quanto accaduto a livello globale, europeo e italiano da quando è stata sottoscritta l’Agenda 2030, mostra chiaramente che il nostro Paese, al contrario dell’Unione Europea, non ha imboccato in modo convinto e concreto la strada dello sviluppo sostenibile e non ha maturato una visione d’insieme delle diverse politiche pubbliche(ambientali, sociali, economiche e istituzionali) per la sostenibilità. Ciò non vuol dire che non si siano fatti passi avanti o che non si siano assunte decisioni che vanno nella giusta direzione, ma la mancanza di un impegno esplicito, corale e coerente da parte della società, delle imprese e delle forze politiche ci ha condotto su un sentiero di sviluppo insostenibile che è sotto gli occhi di tutti, come confermano anche le analisi dell’opinione pubblica italiana contenute nel Rapporto”.

 

Gino Piacentini

Related posts

Milano: controlli ad alto impatto, sequestrati 1,654 kg di tabacchi esteri 

Redazione Ore 12

Energia: ENEA e Roma Capitale alleate per decarbonizzazione Il Sindaco Gualtieri e il Direttore generale Graditi firmano intesa triennale

Redazione Ore 12

Danno erariale milionario scoperto dalla Guardia di Finanza in Lombardia

Redazione Ore 12