Roma Capitale

Banca d’Italia e lo stato dell’economia del Lazio. Analisi su redditi, Pil e banche

Dopo il forte rallentamento del 2020, con l’attenuazione dell’emergenza sanitaria i prestiti alle famiglie hanno accelerato marcatamente nel corso del 2021, si legge, trainati sia dal credito al consumo sia dai mutui per l’acquisto di abitazioni. Bankitalia rileva inoltre che nel Lazio la ricchezza netta pro capite resta superiore alla media nazionale, del 17% circa ma guardando ai livelli del 2010 è in netta riduzione punto su questo sia il valore superiore alla media , sia la riduzione degli ultimi anni sono prevalentemente collegati all’andamento dei prezzi dell’immobiliare abitativo e delle case virgola che nel Lazio risultano superiori alla media ma hanno subito una flessione che nell’ultimo biennio ha visto segnali di inversione. L’economia del Lazio resta di 3 punti percentuali, in termini di Pil, al di sotto dei valori cui era arrivata prima del Covid. E’ la stima del rapporto sull’economia del Lazio 2021, presentato oggi dalla Banca d’Italia, in cui si rileva che lo scorso anno la Regione ha registrato una rimbalzo del 6,3%, dopo il crollo del 2020 causato da lockdown e misure restrittive, leggermente inferiore al più 6,6% della media nazionale. Il Lazio ha avuto un effetto traino delle costruzioni, dal mercato immobiliare e degli investimenti pubblici, mentre ha risentito del maggior ritardo nella ripresa nei servizi, in particolare nel comparto turistico e della ristorazione.

Anche più netto il divario di crescita dell’occupazione: si è ripresa dello 0,3% nel Lazio, laddove in media lo scorso in Italia è aumentata dello 0,8%. Bankitalia spiega specialmente qui si è trascinato il ristagno nel settore dei servizi, ancora penalizzato dalla crisi sanitaria e dei flussi turistici, inferiori ai valori pre lockdown e restrizioni. Intanto aumenta l’occupazione a tempo determinato, quella femminile e dei più giovani. Le prospettive economiche per l’anno in corso risentono del forte rincaro dei prodotti energetici e delle materie prime, dice ancora Bankitalia, iniziato lo scorso anno e acuitosi con l’insorgere del conflitto in Ucraina. Poi sulle banche: Nel complesso del 2021 la dinamica dei prestiti alla clientela regionale nel Lazio ha mostrato una stabilizzazione, per effetto sia dell’attenuazione del calo dei finanziamenti alle imprese sia della crescita di quelli alle famiglie, dopo l’intensa riduzione che aveva caratterizzato i primi mesi dell’anno. La qualità del credito erogato alla clientela è solo lievemente peggiorata, rileva la Banca d’Italia nel suo rapporto sull’economia regionale, anche grazie alle misure di sostegno governative e alla flessibilità concessa nella classificazione dei finanziamenti. Il tasso di deterioramento è lievemente aumentato per le imprese, così come la quota di prestiti in bonis classificati in stadio 2. In prospettiva, la qualità dei prestiti al settore produttivo potrebbe risentire dell’aumento dei prezzi dei beni energetici; alla fine del 2021 alle aziende operanti in settori ad alta intensità energetica era ascrivibile, in regione, una quota di finanziamenti nettamente superiore a quella media nazionale, dice ancora Bankitalia, soprattutto per il peso del settore petrolchimico.

 

 

 

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