Economia e Lavoro

Benzina e diesel, l’Ue verso lo stop alla vendita nel 2035

(Red) Stop alla vendita di auto nuove a combustione interna entro il 2035: questa è la proposta, che susciterà sicuramente clamore, della Commissione Europea inserita nel piano “Fit for 55”, il pacchetto di provvedimenti volto a diminuire le emissioni di gas serra nell’UE di almeno il 55% entro il 2030.
Ovviamente questo non può avvenire senza un’incentivazione del trasporto a zero emissioni, per cui la Commissione vuole spingere gli Stati membri a rivedere la distribuzione delle colonnine di ricarica lungo i tratti autostradali, ogni 60 chilometri per le elettriche e ogni 150 chilometri per quelle mosse a idrogeno.
Una decisione che tocca anche il trasporto aereo, con la Commissione che vuole siano utilizzati sui velivoli carburanti SAF (Sustainable Aviation Fuels). Questo è il calendario progressivo di quanto SAF dovrebbe essere incluso dai produttori: il 2% entro il 2025, il 5% entro il 2030, il 20% entro il 2035, il 32% entro il 2040, il 38% entro il 2045 e il 63% entro il 2050. Ma scendono in campo i produttori di automobili che giudicano sbagliata la linea della Ue. La principale associazione europea dei produttori considera infatti “irrazionale” lo stop ai motori a benzina e diesel nel 2035 come proposto nel nuovo pacchetto clima europeo. I produttori affermano di sostenere “tutti gli sforzi per rendere l’Europa a emissioni zero entro il 2050, come previsto dalla proposta di legge sul clima”, ma “vietare una singola tecnologia non è una via razionale da perseguire in questo momento”. L’associazione fa presente alla commissione Ue che sta commettendo un vero e proprio “errore” cercando di “eliminare le auto a benzina e diesel” dalla circolazione “entro il 2035”. La novità per gli automobilisti riguarda infatti il settore del trasporto privato, dove ci sarà una vera rivoluzione. Tutte le nuove auto immatricolate a partire dal 2035 dovranno essere a emissioni zero, questo significa addio a benzina e diesel e un fortissimo impulso all’elettrico e allo sviluppo di nuove tecnologie. Il regolamento Ue richiederà agli Stati membri di aumentare le capacità di ricarica in linea con le vendite di auto a emissioni zero e di installare punti di ricarica e rifornimento intervalli regolari sulle principali autostrade: ogni 60 chilometri per la ricarica elettrica e ogni 150 chilometri per il rifornimento di idrogeno.

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