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Bertotto (MSF): “I flussi di migranti stanno aumentando. Serve una Mare Nostrum Europea”

“Lo scenario è evidente: i flussi di migranti stanno aumentando, come dimostra la maxi operazione in corso a sud di Crotone e Roccella Jonica. Da ciò propongo due considerazioni: l’effetto pull factors di cui alcuni accusano le ong in realtà non esiste, dal momento che lì non era presente neanche una nave privata di ricerca e soccorso. Inoltre, se vogliamo scongiurare incidenti e persino tragedie del calibro di quella di Cutro, è necessaria una ‘Mare Nostrum’ europea“. Così dichiara all’agenzia Dire il direttore programmi di Medici senza frontiere Marco Bertotto, mentre è in corso una operazione di salvataggio nella zona SAR italiana, dove sono in difficoltà diversi barconi di migranti per un totale di circa 1.300 persone secondo le autorità italiane. Con il coordinamento della Centrale operativa della Guardia costiera di Roma, sono state mobilitate cinque motovedette, le navi Diciotti, Corsi e Visalli e un aereo ATR 42. Data la complessità delle operazioni, il ministero della Difesa ha inviato anche la Nave Sirio.Bertotto sostiene che “non solo il pull factors, cioè i fattori di attrazione, non esiste, ma al contrario è evidente che prevalgono i ‘push factors’, i fattori di spinta che portano queste persone a scegliere di raggiungere l’Europa attraverso modi così pericolosi. In assenza di meccanismi legali e sicuri per trasferirsi nei nostri Paesi quindi bisogna continuare ad aspettarsi partenze via mare”. Ecco perché secondo Bertotto “è necessario un meccanismo di ricerca e soccorso che preveda la massima collaborazione tra attori pubblici e privati, italiani e internazionali, sotto il coordinamento degli stati costieri come prevede il diritto internazionale. Serve insomma una Mare nostrum europea- dice il responsabile di Msf- con mezzi degli stati membri, che coinvolga quindi non solo l’Italia. Il meccanismo Mare nostrum” attivato dal governo Renzi nel 2013 “è stato il solo con queste caratteristiche, e dobbiamo ripristinarlo. In assenza di politiche migratorie che consentano un accesso legale, è indispensabile ridurre la mortalità in mare, evitando tragedie come quella di Cutro” del 26 febbraio scorso, di cui oggi è stata rinvenuta la 76a vittima, delle decine di profughi a bordo del caicco affondato a largo delle coste calabresi.

Dire

aggiornamento migranti ore 10.37

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