Roma Capitale

Bilancio positivo e grande partecipazione per il panel “Nuove Professioni per Nuovi Scenari” organizzato e promosso da Roma Lazio Film Commission

Un importante momento di riflessione sulle nuove possibilità professionali
del cinema e dell’audiovisivo tra innovazione, formazione e inclusione

nell’attuale panorama globale

Una società in evoluzione propone nuove dinamiche culturali come espressione delle trasformazioni in atto. Per questo Roma Lazio Film Commission ha organizzato e promosso l’incontro: Nuove Professioni Per Nuovi Scenari, a Roma l’11 dicembre a Palazzo Poli. Un costruttivo momento di confronto tra importanti professionisti del settore con attenzione alla formazione, all’inclusione e alla crescente richiesta di nuove figure professionali legate alla creatività digitale e alle tematiche sociali emergenti.
A introdurre i lavori, presso l’Istituto Centrale per la Grafica, Maria Giuseppina Troccoli, Commissario Straordinario di Roma Lazio Film Commission. “Un panel di esperti di grande livello ci ha mostrato – ha detto – una panoramica sulle evoluzioni in corso e sulle prospettive professionali e formative che la Film Commission vuole intercettare, per offrire concreti spunti di approfondimento alle società del settore audiovisivo, evidenziando le istanze di rinnovamento, in particolare nel settore della formazione.”
L’incontro, che ha registrato una forte partecipazione di professionisti del settore, è stato moderato da Arnaldo Colasanti, della IULM Università di Milano, critico letterario, scrittore e conduttore televisivo. 11 professionisti si sono avvicendati, in qualità di relatori per intervenire sul tema. Tra questi anche nuove figure che si stanno affacciando sul panorama audiovisivo.
Carla Bernardin, Green Manager di Freemantle è una di queste. “Se il cinema è la macchina dei sogni, il green manager – spiega – aiuta a rendere questo sogni sostenibili. Il green manager opera per far rispettare le buone pratiche legate ai protocolli green e valide per tutti”. 
Per Federico Basso, regista e direttore creativo di produzioni video di ETT, “La realtà virtuale si sta imponendo non solo come nuova frontiera nella fruizione cine-audiovisiva, ma anche come vero e proprio linguaggio innovativo. Per superare i limiti imposti dal VR in termini produttivi, si stanno esplorando nuove tecniche cinematografiche sia di ripresa live che di post produzione che possono essere messe al servizio del cinema tradizionale”.
Per Raoul Carbone, Presidente Fondazione Video Game Museum of Rome, “Il segmento delle Opere Interattive è il più florido del settore entertainment, con un fatturato mondiale di circa 200 miliardi di dollari. In Italia sviluppa circa 2 miliardi di euro e il comparto industriale è in costante crescita. Promuovere la preservazione, formazione e sviluppo delle opere Interattive vuol dire creare ricchezza, nuovi posti di lavoro, cultura e inclusione.”
Fabio Cerrito, Head of VFX per frame by frame, spiega come “il mercato dell’audiovisivo è in continua evoluzione e il confronto con lo scenario internazionale rende necessaria e fondamentale la figura del VFX Supervisor che sta diventando una figura chiave all’interno delle produzioni audiovisive.”
Laura Corbetta, Presidente OBE Osservatorio Branded Entertainment spiega come oggi “Il brand Entertainment diventa una leva di comunicazione. Un brand manager si pone come punto di contatto tra il brand e l’industria culturale capace di definire l’identità e il posizionamento del marchio. Oggi il 90% del valore di aziende capitalizzate sul mercato internazionale è costituito da beni intangibili o beni tecnologici. Più del prodotto vale la forza del marchio e la capacità di stare sul mercato innovando”.
Per Luisa Lazzaro, Intimacy Coordinator, una nuova figura professionale che si sta affacciando sul mercato audiovisivo italiano, “il coordinamento dei contenuti d’intimità è un processo che da un anno e mezzo circa si sta integrando con più frequenza nel mondo dell’audiovisivo in Italia. La necessità di questa nuova prassi nasce dall’esigenza di garantire che le dinamiche all’interno di un set siano funzionali alla realizzazione di scene d’intimità in sicurezza e nel rispetto di tutti coloro che sono coinvolti.” Il ruolo – spiega – è simile a quello del green manager, che si rifà a protocolli esistenti all’estero perché non ce ne sono ancora a livello nazionale”.
Parlando del settore digitale, Francesco Mastrofini, Co-Founder&Ceo di Rainbow CGI, presieduta da Igino Straffi, famoso per essere stato il creatore delle Winx, spiega: “ci consideriamo dei facilitatori di processi. Nel tempo abbiamo sviluppato una forte attenzione alla formazione. Rainbow Academy – aggiunge – è nata nel 2011 con l’obiettivo di fondere formazione e industria, esperienza internazionale e produzione, lavoro e passione. La formazione – conclude – è la chiave per le professioni del futuro”.
Tra i temi affrontati anche quello sull’inclusione con Giuseppe Musci, Head of Diversity Inclusion and Bigger Picture di Sky Italia. “È un tema di cui si parla molto – spiega – noi abbiamo iniziato a lavorare sulla rappresentazione delle diversità, analizzando i dati e ponendoci degli obiettivi concreti. Contribuire a creare un ambiente inclusivo è fondamentale per una questione di equità e per dare valore alla diversità, una ricchezza preziosa anche per tutta la nostra industry. Siamo partiti dall’interno della nostra azienda, dalle nostre persone. Abbiamo lavorato sulle esigenze dei diversi settori, sulla condivisione di esperienze reali, e sul linguaggio con la costruzione partecipata di un vocabolario inclusivo da mettere a disposizione di colleghe e colleghi come strumento pratico, ragionato e non impositivo per stimolare delle risposte che sono state sorprendenti. Ora, dopo aver fatto questo lavoro all’interno dell’azienda, stiamo lavorando per portare tutto ciò verso l’esterno”.
Per Mirko Perri, Sound Designer, professione fondamentale del settore “Lavorare sul suono è allo stesso tempo affascinante e frustrante: quando è ben fatto procede in maniera invisibile e il pubblico ne gode senza rendersene conto. Ore e ore di riflessioni e confronti per far sì che nessuno si accorga del lavoro portato avanti per mesi dalle decine di persone coinvolte nella buona riuscita del suono di un film”.
Monica Verzolini, Responsabile di post produzione, ha invece spiegato come “L’importanza del responsabile di post produzione risiede nel garantire alla produzione il coordinamento della fase finale del processo filmico o seriale, sia a livello organizzativo sia a livello economico, ottimizzando le fasi di post produzione che vanno dal mix, al doppiaggio passando dalla color vfx”
A chiudere gli interventi Fabio Viola, Game Designer e curatore area gaming del Museo Nazionale del Cinema di Torino che ha aperto uno squarcio sul settore video giochi spiegando come “I videogiochi rappresentano una lente per comprendere il presente e anticipare il futuro. Attraverso tele digitali, i creatori trasferiscono immagini interattive influenzando le vite di oltre tre miliardi di persone nel mondo e generando quasi duecento miliardi di dollari di fatturato annuo. Non solo intrattenimento, il videogioco entra nelle scuole e nella formazione professionale come strumento educativo e diventa arte entrando nelle collezioni permanenti di musei.”

Un bilancio positivo per il panel Nuove Professioni per Nuovi Scenari, che si è caratterizzato come un importante incontro volto a intercettare le nuove professioni che si stanno affacciando nel settore audiovisivo cogliendo le sollecitazioni del mercato e registrandone esigenze e tendenze. Un’occasione inoltre all’insegna della formazione di nuovi professionisti dell’audiovisivo.

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