Politica

  Brunetta: “Manteniamo lo smart working nella pubblica amministrazione”

 

“Da ieri ho tolto il vincolo dell’obbligatorietà della soglia minima del 50% dello smart working nella Pubblica amministrazione, che era stata introdotta nel passaggio dal lockdown all’emergenza. Con il processo di riapertura, con le vaccinazioni e con la pandemia che si spera calante, si è ritenuto in sede di governo di dare un segnale alle amministrazioni per accompagnare il percorso di riapertura”. Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenendo all’evento online “Il cambiamento della Pa” promosso dal Dipartimento di Scienze sociali e politiche dell’Università Bocconi.

“Saranno le amministrazioni a decidere in progress fino a fine anno come organizzare il lavoro negli uffici stabilendo il numero di dipendenti da collocare in smart working in ragione di tre parametri: produttività, efficienza e customer satisfaction”. “Non si uccide affatto lo smart working”, ha chiarito il ministro.

“Lo si libera e si lascia il massimo dell’autonomia organizzativa agli uffici. Ricordando sempre che la Pa non esiste in sé per dare uno stipendio a 3,2 milioni di dipendenti pubblici, ma esiste per fornire servizi a 60 milioni di italiani. La risposta è finora molto positiva. Gli uffici intelligentemente si stanno riorganizzando avendo come faro la soddisfazione di cittadini e imprese”.

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