La vicepresidente della Commissione europea responsabile per i valori e la trasparenza, Věra Jourová, si è espressa positivamente sull’adesione di Bulgaria e Romania all’area Schengen dopo che l’esecutivo Ue ha presentato i “Rapporti sullo stato di diritto 2023” per i 27 Stati membri nell’ambito del meccanismo di cooperazione e verifica (Mcv). Su Bulgaria e Romania le conclusioni della relazione erano molto attese, considerato che ambedue gli Stati sperano di entrare a far parte della zona Schengen già nel prossimo autunno, dopo che la loro adesione era stata negata negli anni precedenti da vari Stati che hanno utilizzato il loro potere di veto citando proprio i rapporti della Commissione sullo Stato di diritto. Jourová ha ora invece suggerito che un esito positivo alla richiesta di Romania e Bulgaria sarebbe imminente. La vicepresidente della Commissione europea ha dichiarato che l’esecutivo porrà fine al monitoraggio delle carenze dello Stato di diritto nei due Paesi, un processo messo in atto da quando la Bulgaria e la Romania hanno aderito all’Ue nel 2007. “Nell’ultima relazione sull’Mcv per la Bulgaria, che risale al 2019, e la Romania per il 2022, la Commissione ha già concluso che entrambi i Paesi hanno compiuto progressi sufficienti nel rispettare gli impegni assunti al momento della loro adesione all’Unione europea e che tutti i parametri di riferimento dell’Mcv sono stati soddisfatti”, ha affermato Jourová. La vicepresidente ha spiegato che, per chiudere formalmente l’Mcv, cosa che l’esecutivo di Bruxelles intende fare, la Commissione adotterà una decisione che revocherà una precedente risoluzione del 2006. Per la Jourová, ciò avverrà dopo aver considerato le osservazioni del Consiglio e del Parlamento europeo, e ha affermato che questo stato finale è stato “lanciato oggi”.
Bulgaria e Romania verso l’area Schengen “Caduti gli ostacoli, ingresso entro l’anno”
