Cronaca

Caccia a Matteo Messina Denaro, nuova importante operazione in Sicilia. Colpiti decine di fiancheggiatori. Il Tg2 manda in esclusiva le ultime immagini del superboss

Maxi blitz in Sicilia alla ricerca del boss latitante Matteo Messina Denaro. La Polizia di Trapani, con il Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine, sta eseguendo decine di perquisizioni nella Valle del Belice, su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Poliziotti delle Squadre Mobili di Trapani, Palermo e Agrigento sono impegnati in un’imponente operazione in cui sono dispiegati oltre 150 agenti provenienti anche dai Reparti Prevenzione Crimine di Sicilia e Calabria. Sul posto anche elicotteri del Reparto Volo di Palermo, pattuglie munite di apparecchiature speciali e unità cinofile. L’attività di polizia giudiziaria è rivolta a persone sospettate di essere fiancheggiatori del latitante, per i trascorsi criminali e per la loro vicinanza o contiguità alle famiglie mafiose trapanesi e agrigentine. Al setaccio le località di Castelvetrano, Campobello di Mazara, Santa Ninfa, Partanna, Mazara del Vallo, Santa Margherita Belice e Roccamena (Palermo). C’è poi da dire dell’esclusiva del Tg2 che ha mostrato le ultime immagini del Capo di Cosa Nostra, immortalate da una telecamera installata in strada, nel dicembre 2009nelle campagne agrigentine e a poche centinaia di metri dalla casa di Pietro Campo, boss e amico del super-latitante. Un suv passa lungo la strada e secondo polizia e magistratura, il passeggero, un uomo stempiato e con gli occhiali (nella foto) sarebbe proprio Matteo Messina Denaro. Era dal 1993 che non veniva aggiornata l’immagine del boss mafioso, latitante proprio da quell’anno. Il sospetto della magistratura, però, è sempre stato che Matteo Messina Denaro fosse nascosto e protetto dalle famiglie mafiose della provincia di Agrigento e queste immagini sembrano confermare questa teoria. Si sospetta anche che quell’uscita fosse per portare Matteo Messina Denaro ad un incontro con il boss locale che gli aveva garantito la latitanza.
Le immagini di quella telecamera erano state visionate solo a distanza di diverse settimane dal passaggio di quel suv, non essendo possibile l’analisi in tempo reale. Secondo gli inquirenti, dopo quell’episodio non ci furono altri avvistamenti sospetti. L’ipotesi, molto probabile, è che dopo il 2009 Matteo Messina Denaro abbia trovato protezione fuori dalla Sicilia e dall’Italia.

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