Cronaca

Candeggina in bocca per la povera Chiara. Orrore per il delitto di Camasino (Vr)

Emergono particolari agghiaccianti sul delitto di Chiara Ugolini, la 27enne trovata morta nel suo appartamento a Calmasino (Verona): alla ragazza è stato infilato uno straccio imbevuto di candeggina (o altra sostanzia corrosiva) in bocca. Per il suo omicidio è in carcere un suo vicino di casa, Emanuele Impellizzeri, 38enne. C’è una prima ricostruzione di questo orribile delitto. Emanuele Impellizzeri, dopo essere entrata in casa della ragazza attraverso un balcone comunicante con una scala l’avrebbe aggredita immediatamente dopo la sua reazione, le avrebbe dato lo spintone che avrebbe fatto perdere i sensi a Chiara Ugolini per farle ingoiare della candeggina e poi le ha messo in bocca lo straccio imbevuto. Per evitare che vomitasse quello che le aveva messo in corpo, per evitare che vivesse, per evitare che sopravvivesse. E che parlasse, che denunciasse quello che lui aveva fatto. E lui non si poteva permettere denunce visto che era stato assegnato in prova, dopo tre anni di carcere: un lavoro, una moglie ed una bimba di sette anni, avrebbe perduto tutto. Lo scenario che si apre dopo la scoperta di questo dettaglio è ancor più inquietante di quanto sembrasse questa storia che pare non avere alcun senso logico, da qualsiasi parte la si guardi. Manca il movente di quest’omicidio, perchè Impellizzeri manco ha detto che era salito in quell’appartamento per una violenza sessuale. Ha soltanto detto: “Ho sentito l’impulso di entrare in casa”. Probabilmente per consumare una violenza sessuale ai danni della giovane. Il presunto omicida, come detto, era noto alle forze dell’ordine ed alla giustizia. Da una prima analisi del corpo, anche se bisognerà attendere i risultati dell’autopsia, la ragazza presentava un’unica fuoriuscita di sangue dalla bocca, compatibile con l’ipotesi di emorragia interna, ma nessun segno di contusione al corpo o alla testa. Ciò renderebbe meno solida la tesi della spinta che lo stesso Impellizeri avrebbe confessato agli inquirenti.

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