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Captazioni dal Lago di Bracciano, Comune di Trevignano è parte civile al processo

Nel processo per la captazione dell’acqua del lago di Bracciano quale parte civile, insieme alle associazioni ambientaliste e al comune di Trevignano, il giudice del tribunale di Civitavecchia ha ammesso l’Ente di gestione del Parco Naturale Regionale Bracciano-Martignano. Il reato contestato ai vertici dell’ex Consiglio d’Amministrazione di Acea Ato2 è la captazione in esubero colposo dell’acqua del lago, causa di un’alterazione dell’ecosistema dell’area naturale protetta, sottoposta invero a vincoli e tutele per i siti Natura 2000. I fatti risalgono al 2017 – si spiega – quando si arrivò a sfiorare la quota di due metri sotto lo zero idrometrico. “L’ente di gestione regionale conferma anche nelle aule di tribunale la sua funzione pubblica a tutela dell’ecosistema”, ripetono Vittorio Lorenzetti e Daniele Badaloni, rispettivamente presidente e direttore del Parco Naturale Regionale Bracciano-Martignano.
“E’ fondamentale ribadire come la gestione della risorsa idrica debba sempre essere sostenibile e che il lago potrà tornare ad essere riserva strategica solo quando le condizioni dell’ecosistema lo consentiranno,” motivo per cui che l’Ente Parco si è opposto a qualsiasi ipotesi di ripresa dei prelievi delle acque, ancora ben al di sotto del livello naturale tanto che, oltre a permanere le alterazioni dell’ecosistema per il quale proseguiranno le attività di monitoraggio, la soglia si attesta oggi a -126 cm* rispetto allo zero idrometrico. Secondo gli esperti, poi, raggiungere il livello soglia ottimale è un processo lento e graduale, fortemente correlato alle precipitazioni piovose. “L’Ente Parco ribadisce come sia fondamentale che il livello del lago torni ad essere in linea con quello delle relative medie stagionali e che non si debba limitare l’analisi ad un singolo momento o contesto specifico. Il Lago di Bracciano e l’ecosistema di cui fa parte sono un preziosissimo tesoro da conservare: rilanciamo con rinnovata forza la proposta di una gestione quanto mai trasparente e condivisa, così come delineato nel progetto Contratto di Lago”. Sul sito istituzionale dell’Ente Parco è infine disponibile un servizio di monitoraggio del bacino del lago, profondità massima 165 metri su 57 chilometri quadrati di estensione: partendo dal 1921, c’è la possibilità di analizzare le serie storiche del livello delle acque e, in tempo reale, si può poi riscontrare il volume degli impianti di captazione e prelievi registrati dal 29 luglio 2017, quando il prosciugamento dell’acqua segnò il record negativo a -195,3 cm.

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