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Carburanti ancora in crescita. Benzina a 1,96 e Gasolio oltre i 2 euro (servito). Inchiesta della Procura di Roma e controlli ordinati dal Governo

 

Prezzi ancora in crescita alla pompa di benzina in attesa di recepire i lievi ritocchi al ribasso sulla rete carburanti a valle del calo di mercoledì delle quotazioni internazionali dei prodotti. Secondo le elaborazioni di Quotidiano energia il prezzo medio della benzina servito sale a 1,965 euro mentre quello del diesel sale a 2,023 euro al litro. Il prezzo medio nazionale della benzina in modalità self è 1,821 euro al litro (1,814 il dato del 5 gennaio), con i diversi marchi compresi tra 1,816 e 1,835 euro al litro (no logo 1,819). Il prezzo medio praticato del diesel self è a 1,879 euro al litro (contro 1,875). E sui rincari intanto la Procura di Roma ha già avviato un’indagine sui rincari, compresi i prezzi del carburante, nell’ambito di un fascicolo aperto per individuare eventuali speculazioni. L’inchiesta è volta a verificare le ragioni di tale aumento ed individuare eventuali responsabilità. Gli accertamenti sono stati affidati al nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Roma. Inoltre finirà presto all’attenzione dei pm di Roma l’esposto presentato dal Codacons in ben 104 procure in cui si chiede “di indagare sui prezzi di benzina e gasolio allo scopo di accertare eventuali speculazioni o rialzi ingiustificati dei listini”. Anche il Governo intensifica i controlli anti-speculazioni nei distributori dando mandato alla Guardia di finanza di monitorare, in tandem con Mister prezzi, in seguito ai rincari scattati dopo lo stop degli sconti sulle accise. “Sulle accise parleremo con il presidente del Consiglio. Sicuramente c’è della speculazione in corso sui prezzi della benzina ed è bene che la Finanza faccia dei controlli – ha detto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini – Non ci possono essere distributori che vendono la benzina a 1,70 euro e altri a 2,40 – ha aggiunto – Evidentemente c’è qualcuno che fa il furbo. Porterò il ragionamento a livello di Governo”. Anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha chiesto “nelle scorse settimane a Mister Prezzi un costante monitoraggio con la collaborazione della Guardia di Finanza per realizzare un modello di controllo più efficiente e evidenziare subito ogni anomalia e ogni tentativo di speculazione, come sembra siano emersi in alcuni casi eclatanti e non giustificabili in questi giorni”. Fonti del Mef hanno fatto sapere che già a dicembre, in via preventiva, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, aveva dato mandato alla Guardia di Finanza di monitorare la situazione per evitare eventuali fenomeni speculativi sui prezzi dei carburanti, e la prossima settimana verranno resi noti i risultati dei controlli effettuati. Già martedì il dossier potrebbe finire sul tavolo del Consiglio dei ministri per un primo esame. Anche se per il momento il governo non sembra intenzionato a far marcia indietro sul taglio delle accise.

aggiornamento caro carburanti ore 14.44

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