di Flavia Zandonati
Il mese di Dicembre è iniziato con l’aumento del prezzo dei carburanti, dopo ben nove mesi le accise su benzina, gasolio e GPL risalgono causando un conseguente incremento del prezzo. Lo sconto è stato introdotto il 24 marzo scorso e successivamente prorogato fino al 31 dicembre.
Il governo Meloni ne ha ridotto la durata con il decreto-legge pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 novembre. Una decisione dettata dai costi eccessivamente elevati, infatti si è deciso di dimezzare lo sconto sul disincentivo fiscale dei carburanti, che sommato all’Iva al 22% porta ad un aumento sul prezzo finale di circa 12,2 centesimi.
A conti fatti, questo rincaro per il solo mese di dicembre,avrà una ricaduta di 317 milioni di euro nelle casse dello stato italiano. In un anno invece il rincaro delle accise porterà ben 3,8 miliardi di euro in più al Fisco. L’unico fattore che al momento sta frenando la salita dei prezzi è il leggero ribasso della quotazioni del prezzo industriale.
In attesa di sapere se il “taglio” verrà mantenuto anche nel 2023, di certo c’è che a dicembre lo sconto sulle accise sarà meno generoso, passando da 30 a 18 centesimi Iva compresa per benzina, diesel e GPL.
Nessuna differenza, invece, per il metano.
Vediamo nel dettaglio come sono cambiati i prezzi, a novembre il prezzo medio della benzina era di 1,66 euro al litro, cui il 46.9% di penalizzazione fiscale tra accisa e Iva.
Il prezzo del gasolio si aggirava a 1,76 euro al litro, di cui il 39,1% di disincentivo. Il GPL invece a 76,8 centesimi al litro, di cui il 31,1% di accisa e Iva.
Con grande probabilità il prezzo della benzina dovrebbe schizzare oltre 1,76 euro al litro,mentre il gasolio arriverà intorno a 1,85 euro. Gli utilizzatori di auto a metano saranno i più penalizzati dato che il prezzo medio si colloca tra 2,14 e 2,40 euro al litro.
A dare parziale sollievo l’andamento dei prezzi, che da alcune settimane segna una leggera, ma costante riduzione.
