Economia e Lavoro

Cartelle esattoriali, verso la tregua tra fisco e cittadini. Queste le ipotesi in campo

 

C’è un piano del Governo per far scattare una tregua tra cittadini e fisco, o meglio tra tutti quei cittadini che hanno ricevuto delle cartelle esattoriali e che dovranno comunque pagarle. L’Esecutivo avrebbe in mente, del resto era nel programma elettorale dei partiti che compongono la coalizione, una sorta di tregua fiscale-finale tra cittadini e fisco. Ecco alcune delle ipotesi che potrebbero essere messe in campo per far partire questo percorso.  Ma prima andiamo a vedere cosa aveva detto il Presidente Meloni nel suo discorso d’insediamento: “Sarà necessario  mantenere e rafforzare le misure nazionali a supporto di famiglie e imprese, sia sul versante delle bollette che del carburante. Un impegno finanziario imponente che drenerà gran parte delle risorse reperibili e ci costringerà a rinviare altri provvedimenti che avremmo voluto avviare già nella prossima legge di Bilancio”. Ecco allora cosa potrebbe accadere nelle prossime settimane: dopo il passaggio delnuovo dl Aiuti, ci potrebbe essere nella Legge di Bilancio con una nuova sanatoria delle cartelle per il prossimo anno. L’operazione di “saldo e stralcio” potrebbe prevedere che siano cancellati fino a mille euro, mentre per quelli fino a 2 mila/2.500 euro risalenti fino al 2015 si parla del saldo del 20% del dovuto e del taglio del restante 80%. Si pensa poi a una rottamazione quater per i debiti con importi maggiori e relativi sanzioni e interessi ridotti tutti al 5% e con una rateizzazione almeno quinquennale, più probabilmente decennale. E un’altra ipotesi allo studio riguarda quelle pendenze che ancora non hanno ricevuto la cartella esattoriale. Per loro potrebbe avvenire una “tregua fiscale”. Il Messaggerparla di una formula 5+5: una sanzione forfettaria del 5% e la rateizzazione in 5 anni.

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