Economia e Lavoro

Castelli (Economia): “Fermare le fake news sul presunto condono fiscale”

La viceministra parla di pulizia del ‘magazzino’ di Agenzia delle Entrate gravato da milioni di cartelle inesigibili

Sulla pulizia del magazzino fiscale “dobbiamo fermare le fake news che qualcuno usa per dire che ha vinto e altri per dire che si tratta di un condono”. Lo afferma la viceministra dell’economia Laura Castelli, sottolineando che “l’ideologia su certi temi andrebbe messa da parte”.  “Quello che serve – secondo Castelli – lo ha spiegato bene il direttore dell’Agenzia delle entrate nel corso di una recente audizione in parlamento. E lo ha osservato, nel parere reso al Recovery, la commissione finanze della Camera che ha invitato la commissione di merito a ‘provvedere alla revisione del cosiddetto magazzino fiscale dell’Agenzia delle entrate, procedendo, laddove opportuno, alla totale o parziale cancellazione dei crediti fiscali inesigibili (pari attualmente al 91% del totale dei crediti da riscuotere) consentendo all’Agenzia di concentrare le proprie attività sulla porzione di crediti fiscali effettivamente esigibili’”.  “Pulizia del magazzino fiscale, quello di cui stiamo parlando – spiega la viceministra sui social – vuol dire stralciare le posizioni relative a crediti inesigibili, di queste oltre il 15% fa capo a soggetti falliti, il 13% a soggetti deceduti o ditte cessate, il 13% a nullatenenti (anagrafe tributaria negativa) e il 45% a contribuenti sottoposti ad azione cautelare-esecutiva. E su molte di queste posizioni le norme a tutela del contribuente (come l’impignorabilità della prima casa), inibiscono o limitano le azioni di recupero”.  “Dobbiamo dare la possibilità all’agente della riscossione – aggiunge Castelli – di concentrarsi sui crediti esigibili. A oggi per i contribuenti che non estinguono il debito, come ricordava Ruffini, a seguito della notifica della cartella o dell’avviso, è necessario avviare le attività di recupero all’interno di un quadro normativo che si presenta macchinoso e impone lo svolgimento di attività pressochè indistinte per tutte le tipologie di credito iscritte a ruolo, non potendo modulare l’azione di recupero secondo principi di efficienza ed efficacia. E questo condiziona la possibilità di migliorare i risultati di riscossione”.  La politica “deve avere il coraggio di superare steccati ideologici e deve avviare un percorso di riforma anche del meccanismo della riscossione, per renderlo più efficace ed efficiente”.

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