Cronaca

C’è un fermo a Roma per l’infermiera assassinata

C’è un fermo per l’assassinio di Rossella Nappini, infermiera 52enne del San Filippo Neri. Si tratta del suo ex compagno, un uomo originario del Marocco di 45 anni. Lunedì i primi a dare l’allarme erano stati i vicini e alcuni ragazzi quando hanno visto il corpo di Rossella Nappini riverso in terra nell’androne con diverse ferite all’addome, procurate da un’arma da taglio. Ma in tanti sostengono di aver sentito anche delle urla nei minuti precedenti. La donna è stata uccisa a coltellate all’entrata del palazzo dove viveva. Da subito le indagini degli investigatori si erano concentrate su una persona che conosceva la vittima. Alcuni testimoni avevano fatto riferimento a continue liti avute dalla donna con un ex compagno di origine marocchina, si tratterebbe dell’uomo che è stato fermato in queste ore. Rossella Nappini, che era separata, viveva con le sue due figlie assieme alla madre anziana di circa 80 anni nell’appartamento del palazzo in cui è stata uccisa, che fa parte del quadrante a nord ovest della capitale. La 52enne, che lavorava come infermiera, era stata molto attiva nel campo sindacale e più volte anni fa si era spesa in difesa del suo ospedale, il San Filippo Neri, quando rischiò la chiusura, e contro le privatizzazioni nel campo della sanità. Le forze dell’ordine sono arrivati all’ex compagno, portato a Regina Coeli, dopo aver sentito varie persone vicine alla vittima. L’arma del delitto non è stata ancora trovata. Va detto poi che da gennaio ad oggi sono 77 i femminicidi consumati in Italia, al quale va aggiunto quello di ieri dell’infermiera uccisa nell’androne di un palazzo a Roma.   Lo evidenzia il nuovo report sugli omicidi volontari e la violenza di genere pubblicato oggi dal Dipartimento di pubblica sicurezza del Viminale.  Secondo i nuovi dati, aggiornati al 3 settembre, sono stati registrati 225 omicidi, con 77 vittime donne, di cui 61 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 38 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando gli omicidi commessi erano 215, si tratta di un aumento del 5%. In calo, invece, il numero delle vittime di genere femminile, che da 81 diventano 77 (-5%).  Per quanto riguarda i delitti commessi in ambito familiare/affettivo si evidenzia un aumento nell’andamento generale, passando da 96 a 98 (+2%). Fa registrare un decremento, invece, il numero delle vittime donne, che da 71 scendono a 61 (-14%). In flessione, rispetto allo stesso periodo del 2022, anche il numero degli omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 46 diventano 42 (-9%), e quello delle relative vittime donne, le quali da 43 passano a 38 (-12%). Infine, nel periodo 28 agosto-3 settembre di quest’anno risultano essere stati commessi 7 omicidi, di cui 1 con vittima di genere femminile.

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