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Cesa (Udc): “Centrodestra unito malgrado le beghe”

“Nel 2018 mettemmo insieme il programma del centrodestra. Fu facile. Una coalizione si tiene in piedi se c’è una piattaforma valoriale e di contenuti da difendere e realizzare. Tutto questo nel centrodestra c’è, al di là delle singole beghe interne ai partiti”. Lo dice il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa intervistato dal direttore dell’agenzia Dire, Nicola Perrone, in occasione del Congresso del partito ‘Missione Italia, quale centrodestra‘, organizzato a Roma. “Noi – prosegue Cesa – vorremmo mettere a disposizione la nostra piattaforma valoriale e organizzativa per riunire tutti questi movimenti, attraverso un unico, antichissimo, metodo: tesseramento e congresso. Tutti partecipano, vinca il migliore”. Quanto ai nomi di Matteo Renzi e Carlo Calenda, Cesa spiega che l’Udc ha “l’intenzione di mettere insieme tutti, loro due, Toti, Brugnaro, Lupi, i movimenti di area democratica e religiosi. Non si può più stare a guardare, bisogna partecipare alla vita politica”.

“La legge di bilancio verrà approvata nei tempi, il premier Draghi ha l’autorevolezza per mettere tutti in riga. Il Governo ha sbagliato a non riempire di contenuti la legge sin dall’inzio per evitare i tanti emendamenti, ma poi in questi casi si trovano sempre delle sintesi”, spiega Cesa nel corso dell’intervista con il direttore dell’agenzia Dire, Nicola Perrone. Per l’Udc, aggiunge il segretario, è prioritario “il sostegno alla famiglia e alle imprese, il contrasto alla denatalità e che – grazie all’opportunità dei fondi europei del Pnrr – venga rilanciata l’economia del Paese”.

A proposito dell’elezione del prossimo presidente della Repubblica, Cesa è netto: “Credo ci sia un dovere nei confronti di colui che ha fondato il centrodestra e lo ha guidato negli ultimi 25 anni, e che si chiama Silvio Berlusconi. Se sceglierà di candidarsi lo sosterremo fino in fondo e, qualora non dovessero esserci le condizioni, dovremo dare a lui la possibilità di indicare una soluzione che veda il coinvolgimento di tutte le forze politiche e che possa rappresentare tutti gli italiani”.

Sul Ddl Zan, la posizione dell’Udc, “è di dialogo senza ideologizzare questo tema”, chiarisce Cesa. “Avevo suggerito allo stesso Zan di parlare con la senatrice Binetti, considerata la più oltranzista mentre in realtà è quella che dialoga di più. Se avessero sfrondato quel provvedimento degli elementi che non hanno nulla a che vedere con i diritti delle persone, forse avremmo trovato una soluzione. Così come sul fine vita che è un argomento delicatissimo, bisognerà discutere e trovare delle soluzioni”, sottolinea il segretario Udc.

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