Roma Capitale

CHIAREZZA SU DEBITO ROMA FORMATOSI FINO AL 2008

Via libera ad un emendamento al Milleproroghe che consente di concludere la gestione commissariale

 

Si fa finalmente chiarezza sul debito pregresso formatosi fino al 2008 per il Comune di Roma. Nel corso della conversione del Decreto-legge “Milleproroghe” è stata infatti approvata in commissione una importante innovazione, che consente di portare finalmente a conclusione il percorso di superamento relativo alla gestione straordinaria del debito pregresso di Roma Capitale.

 

Il riferimento è il debito formatosi fino ad aprile 2008 quando, con la formazione del nuovo ente “Roma Capitale”, si sono separate la vecchia e la nuova gestione. Da quel momento il commissario del governo ha pagato creditori commerciali e debito finanziario, ma non si è arrivati alla quantificazione esatta della massa passiva.

 

Il testo del milleproroghe licenziato dal Consiglio dei Ministri conteneva già la proroga di un anno, al 31 dicembre 2024, per inserimento di debiti nella massa passiva; termine che con la modifica approvata viene anticipato al 31 ottobre 2024, mentre entro il 31 gennaio 2025 il commissario chiude la rilevazione definitiva del debito. L’individuazione definitiva delle partite debitorie, attraverso la introduzione dell’avviso pubblico, consente infine di arrivare alla chiusura senza incertezze in merito alla individuazione definitiva di tutti i creditori.

 

È stata dunque prevista una procedura di evidenza pubblica che consente ai creditori di avere certezza sulla loro posizione e all’Amministrazione di chiudere le ultime partite ancora aperte, al fine di concludere la procedura di estinzione del debito del Comune di Roma.

 

Dopo 16 anni, si fa chiarezza e si mette la parola fine ad una vicenda passata ma non conclusa. Ringrazio i parlamentari di maggioranza e opposizione e il governo per questo importante intervento che colma un rilevante vuoto normativo e che consente finalmente una chiusura ordinata della gestione commissariale del debito di Roma Capitale” ha commentato il Sindaco Roberto Gualtieri.

 

 

 

Omceo Roma, in Italia 1 milione di under 35 ha un uso problematico di social e Internet

“Ci siamo inizialmente focalizzati sulle dipendenze tecnologiche di adolescenti che hanno un uso problematico, addirittura patologico di Internet, dello smartphone e dei social networksono circa 12mila gli studenti di tutta Italia che hanno chiesto aiuto per difficoltà a ridurre l’utilizzo dei social e addirittura oltre un milione di persone nella fascia di età fino ai 35 anni che, nel nostro Paese, hanno un uso problematico dei social e di internet“. Lo racconta all’agenzia Dire il professor Alessandro Vento, psichiatra, responsabile dell’Associazione Osservatorio sulle Dipendenze e membro della Commissione sulle dipendenze dell’Ordine dei Medici di Roma, commentando quanto emerso nei giorni scorsi dall’evento dal titolo ‘Dipendenze giovanili: dimensioni del fenomeno e strategie di prevenzione’.
All’incontro, ospitato presso l’Aula Magna Sante de Sanctis della Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università Sapienza di Roma, hanno preso parte numerosi docenti, insegnanti universitari, psicologi e studenti.

Al filone delle dipendenze tecnologiche si affianca, purtroppo, quello delle dipendenze da sostanze, in particolare alcol e sostanze psicoattive. “Abbiamo dati allarmanti- evidenzia Vento- in particolare sull’utilizzo epidemico dell’alcol tra i ragazzi delle scuole superiori: da diversi studi, tra cui Espad Italia e Associazione Osservatorio sulle Dipendenze, oltre alle fonti ufficiali governative, emerge una fortissima ed epidemica diffusione dell’alcol tra gli studenti delle scuole superiori, addirittura l’85%, praticamente tutti”.
Non va meglio se sotto la lente di ingrandimento si mettono i numeri relativi al consumo della cannabis. “Il dato più alto è quello relativo a quanti consumano cannabis occasionalmente– prosegue- dato che tocca il 30% degli studenti delle scuole superiori. Per quanto riguarda le nuove sostanze psicoattive, quelle di sintesi, di nicchia, abbiamo rilevato che in Italia ne fa uso un 5% di studenti e di giovani adulti“.
Non solo: se il 25% degli studenti nella fascia d’età 15-19 ha fumato cannabis almeno una volta nell’ultimo annosono circa 75.000 gli studenti italiani in questa fascia d’età che fumano abitualmente cannabis (10 o più volte al mese), determinando un effettivo e importante fattore di rischio per l’insorgenza di disturbi psichiatrici.

L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE E IL RUOLO DELLA ‘PEER EDUCATION’

È possibile porre un freno a questi fenomeni? “Dipende dalle fasce d’età- risponde l’esponente dell’Omceo della Capitale- in quelle più giovanili stiamo andando nelle scuolea fare informazione e prevenzione primaria precoce attraverso la ‘peer education’, ovvero l’educazione tra pari, con il coinvolgimento il leader di ogni classe, il ‘peer educator’, che ha il maggiore carisma e la personalità più forte e che ha poi il compito di veicolare il messaggio a tutti i compagni. Lo stiamo facendo in numerosi istituti della Capitale e abbiamo preso accordi per cominciare a lavorare su scala nazionale. Voglio inoltre precisare che l’attività di ‘peer education’ del 2023 e quella in corso nel 2024 si realizza grazie al contributo di Fondazione Roma, erogato all’Osservatorio sulle Dipendenze“.
“Nelle fasce più alte di età- informa- le strategie sono più complesse e basate maggiormente sul meccanismo della psicoeducazione. Cerchiamo infatti di dare sempre elementi educativi e informativi ma con una modalità diversa da quella che utilizziamo con i più giovani. Poi c’è una prevenzione secondaria e terziaria, ovvero quella che utilizziamo per quanto riguarda le persone che hanno già avuto esperienze con le sostanze d’abuso“.
“La Commissione dell’Omceo Roma- ricorda Antonio Bolognese, professore onorario di chirurgia alla Sapienza Università di Roma e responsabile scientifico della Commissione sulle dipendenze dell’Ordine dei Medici di Roma– è fortemente impegnata nel trattare queste tematiche, perché da quando è stata istituita, il 5 maggio del 2022, c’è una notevole richiesta di parlare di questi argomenti nelle scuole e nei centri sportivi, soprattutto da parte degli insegnanti, dei presidi e degli istruttori di sport, per una fascia di età sempre più precoce, che va dai dieci ai 15 anni”.

IL PROGETTO ‘IN-DIPENDENZA’

Con l’intento di prevenire e limitare il consumo di sostanze psicoattive e con potenziale di addiction tra i giovani, con particolare riguardo alla cannabis, prevenire l’insorgenza di stili di vita disfunzionali e di comportamenti a rischio e di indirizzare persone con disagio psichico a specifici interventi di counseling, l’Osservatorio sulle Dipendenze e sui Disturbi Psichici Sotto Soglia ha dato vita a ‘In-dipendenza’: il progetto intende mettere in luce i rischi e le conseguenze dell’uso della cannabis sulla salute mentale dei giovani e di altri disordini dell’area delle dipendenze attraverso incontri nelle scuole e nei centri sportivi con genitori e ragazzi, fornendo loro un’informazione scientifica corretta e non distorta dalla ‘cattiva informazione’.

GLI ISTITUTI SCOLASTICI E I CIRCOLI SPORTIVI DI ROMA COINVOLTI

“Grazie a ‘In-dipendenza’- spiega- abbiamo coinvolto cinque istituti scolastici di Roma, ovvero Bramante, Chateaubriand, Kennedy, Newton e Visconti, e 3 circoli sportivi, Canottieri Aniene, Aquaniene e T.C. Parioli. L’azione di prevenzione primaria è stata condotta su 1.615 studenti, dalle terze medie alle superiori, 90 allievi dei circoli sportivi, 323 genitori di studenti e allievi e 116 tra insegnanti e allenatori della Capitale”.
“Credo sia fondamentale- conclude Bolognese- la testimonianza di quanti hanno superato delle montagne e che oggi sono diventati delle persone di prim’ordine. Su mia sollecitazione pochi giorni fa è stato siglato un Protocollo d’intesa tra l’Ordine dei Medici di Roma e il ministero della Pubblica Istruzione per poter avere la possibilità che siano le scuole a cercare noi e non viceversa. Abbiamo già fatto dei progetti e sto cercando di sensibilizzare la direttrice generale dell’Unione Scuole regione Lazioper far sì che questo possa avvenire il prima possibile”.

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