A maggio 2023, un’indagine condotta da Confcommercio e Censis ha evidenziato una riduzione del reddito disponibile delle famiglie italiane di circa 150 euro al mese rispetto all’anno precedente.
Secondo l’indagine, la principale causa di questa riduzione del reddito disponibile è da attribuire alla crescita dei prezzi al consumo, soprattutto per quanto riguarda l’energia, i carburanti e i generi alimentari.
In particolare, la crescita dei prezzi al consumo ha colpito in particolare le famiglie a basso reddito, che hanno meno margini di manovra per far fronte alle spese quotidiane.
Inoltre, l’indagine ha evidenziato una riduzione della propensione al consumo da parte delle famiglie italiane, che stanno cercando di ridurre le spese per far fronte alla situazione economica attuale.
Secondo Confcommercio e Censis, la situazione economica attuale richiede l’adozione di misure di sostegno alle famiglie e alle imprese, al fine di favorire la ripresa economica e ridurre l’impatto della crisi sui redditi delle famiglie.
In particolare, le due organizzazioni propongono l’adozione di politiche fiscali e di welfare che favoriscano la crescita economica e la riduzione delle disuguaglianze sociali, come ad esempio l’istituzione di un reddito di cittadinanza universale e l’incremento degli investimenti pubblici a sostegno dell’occupazione.
In sintesi, l’indagine condotta da Confcommercio e Censis evidenzia una riduzione del reddito disponibile delle famiglie italiane a maggio 2023, a causa della crescita dei prezzi al consumo. Tuttavia, le due organizzazioni propongono l’adozione di misure di sostegno alle famiglie e alle imprese per favorire la ripresa economica e ridurre l’impatto della crisi sui redditi delle famiglie.
Chiara Napoleoni