Politica

  Conte (M5S): “Progressista non è chi sposa agenda Draghi”

 

“E’ progressista chi agisce in modo progressista, non chi si affanna a definirsi tale e poi sposa l’agenda Draghi, imbarcando Di Maio e Tabacci e facendo la corte a Calenda, Renzi, Carfagna e Gelmini”. Lo dice il presidente del M5s, Giuseppe Conte, conversando con Il Manifesto. Poi, sempre a proposito del fronte progressista, sottolinea: “Se cercate intese e cartelli dell’ultimo minuto, non citofonate al M5s. Le nostre interlocuzioni sono basate esclusivamente sui temi e sugli interessi dei cittadini, non su alchimie di palazzo. Con questi vertici Dem, che hanno buttato all’aria quanto di buono fatto dal fronte progressista nel Conte II non c’è possibilità di dialogo. Ne risponderanno ai loro elettori”. “È un’accusa meschina, la verità è che vogliono voltare le spalle a 50mila imprese edili che rischiano di fallire, ostacolando il Superbonus. Ma noi siamo stati i primi a sollevare l’allarme bollette e a proporre subito interventi che adesso qualcuno vuole riproporre e magari intestarsi. Ma gli altri, in quei giorni, preferivano stanziare miliardi per le armi”. E’ quanto dichiara Giuseppe Conte in un’intervista alla Sicilia, rispondendo a una domanda sulle accuse al M5s di fare melina sul decreto Aiuti bis. “Se il governo dei cosiddetti migliori non avesse sbagliato a scriverla – aggiunge – magari avrebbe già incassato i nove miliardi su dieci che mancano alle casse dello Stato e che potrebbero aiutare tanti cittadini”.

aggiornamento elezioni ore 15.03

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