Economia e Lavoro

Crescita, Confcommercio: “Segnali di vitalità per l’economia nazionale”

 

In Italia una “crescita tutta da costruire”, avverte Confcommercio che stima che la crescita del Pil a febbraio sarà dello 0.1%. “I primi mesi del 2024, seppure caratterizzati da una situazione di profonda incertezza, consolidano l’evidenza che l’attività economica segua un percorso di modesta crescita”.
L’analisi congiunturale di Confcommercio evidenzia una crescita dell’indicatore dei consumi del +0,3% a gennaio. “Il 2024 si è aperto con apprezzabili elementi di vivacità all’interno della nostra economia”. Nello scenario degli ultimi mesi c’è “vitalità scarsa, non certo recessione” ma ritmi “incompatibili con la crescita annuale prevista nella Nadef”. Ma andiamo a vedere nel dettaglio lo studio di Confcommercio.

 

Secondo i dati della Congiuntura, i segnali che arrivano dai primi mesi del 2024 indicano elementi di “vivacità” per la nostra economia. La fiducia di famiglie e imprese si conferma, anche a gennaio, in miglioramento e l’inflazione rimane ampiamente sotto controllo, al netto di piccole ma pericolose oscillazioni. L’occupazione tiene, la produzione industriale è tornata a salire in dicembre, mese nel quale le presenze turistiche di stranieri hanno fatto segnare un altro record, chiudendo i cinque mesi agosto-dicembre migliori di sempre. Per febbraio, come per gennaio (rivisto al rialzo), si stima una crescita del PIL mensile dello 0,1% congiunturale, che comporterebbe una crescita tendenziale di 3 decimi di punto (di 2 decimi a gennaio). Secondo il direttore dell’Ufficio Studi, Mariano Bella, “la crescita è tutta da costruire. Una sfida ardua, ma non impossibile, tanto più se si rammenta che negli ultimi anni le dinamiche economiche dell’Italia sono state largamente superiori alle previsioni e, in ogni caso, ben al di sopra di quelle dei principali partner internazionali”.

Pil in lieve crescita a febbraio

I primi mesi del 2024, seppure caratterizzati da una situazione di profonda incertezza, consolidano l’evidenza che l’attività economica segua un percorso di modesta crescita. Il profilo di moderato recupero dell’attività industriale registrato a dicembre dovrebbe essere proseguito, stando alle attese degli imprenditori, anche in questi primi mesi dell’anno. I servizi, nel loro complesso, dovrebbero aver mantenuto un debole profilo positivo. Secondo le nostre stime, a febbraio il Pil dovrebbe crescere rispetto a gennaio con un aumento dello 0,1%. Su base annua questo andamento si tradurrebbe in una crescita dello 0,3%.

Consumi ancora in altalena

A gennaio 2024 l’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) ha evidenziato una crescita dello 0,3% rispetto allo stesso mese del 2023. La domanda delle famiglie, in linea con quanto rilevato nell’ultimo biennio, è stata orientata prevalentemente verso i servizi (+1,2% nel confronto annuo) a cui si è contrapposta una lieve flessione di quella relativa ai beni (-0,1%). “Il modesto recupero dell’ultimo mese non attenua le criticità complessive della domanda per consumi, caratterizzata da andamenti molto articolati e che scontano, in termini congiunturali, una generalizzata tendenza al rallentamento. La stabilizzazione dell’inflazione, unitamente alla dinamiche occupazionali, è uno degli elementi cardine per il sostegno della condizione reddituale delle famiglie e per la ripresa della domanda“.

 

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