L’emendamento al decreto Milleproroghe sull’Irpef agli agricoltori alla fine arriva dal governo e raccoglie i plausi della maggioranza. La proposta di modifica, che verrà presentata nelle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera, prevede l’esenzione del pagamento dell’Irpef per i redditi agrari e dominicali fino a 10mila euro, come già annunciato. La novità riguarda invece la riduzione del 50% dell’importo da pagare per i redditi tra i 10mila e i 15mila euro.” Alla luce della pubblicazione sul sito del ministero dell’Agricoltura del tavolo tecnico, siamo pronti a smobilitare il presidio”, ha annunciato Maurizio Senigagliesi, uno dei portavoce di Riscatto agricolo che ha promesso “nel giro di due o tre giorni” l’uscita dei trattori. “Se qualcuno ha pensato di salvare l’ambiente facendolo contro gli agricoltori piuttosto che con gli agricoltori, semplicemente non sa di cosa parla”, ha spiegato la premier Meloni intervistata dal Tg5, aggiungendo: “Quello che gli agricoltori chiedono sono le posizioni che il governo italiano ha tenuto in Europa su molti dossier”. Poi ha spiegato di “capire” le proteste, sottolineando le “follie di quella che dicevano essere transizione ecologica e invece era transizione ideologica”.
Intanto dopo due ore di incontro al Masaf con i delegati di Riscatto Agricolo, i rappresentanti degli agricoltori e il sottosegretario La Pietra che li ha incontrati, hanno espresso, giudizi positivi. “Dopo anni di scelte appiattite su logiche di pseudo ambientalismo radicale o, vogliamo cambiare la politica comunitaria e vogliamo farlo in perfetta sinergia con chi nei campi ci vive e lavora – ha spiegato il Sottosegretario – è il momento di fare un cambio di passo sulla politica agricola comunitaria semplificando l’erogazione degli aiuti, scongiurando tagli finanziari, dicendo basta alla vergogna degli aiuti per non produrre”.
“E’ stato un incontro positivo. Ora aspettiamo l’ufficialità del ministero”, ha detto uno dei portavoce di Riscatto Agricolo, Andrea Papa.
“Sull’Irpef insieme ai colleghi Giorgetti e Leo stiamo lavorando a una ulteriore proposta che garantisca, nel modo più rilevante possibile gli imprenditori agricoli. Il sostegno al reddito dei più deboli e l’abbattimento dei costi di produzione, in un quadro di equità, restano la stella polare dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni e spero che chiunque, al di là della collocazione parlamentare, abbia a cuore il sistema agricolo”, ha detto il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, replicando al leader di Azione, Carlo Calenda, secondo cui “l’emendamento al Milleproroghe non è sufficiente per risolvere il problema”.
“Oggi Azione è foriera di suggerimenti che sono sempre utili, se non altro, a sottolineare ciò che il Governo sta già facendo e ha comunicato alle associazioni di rappresentanza degli agricoltori nell’incontro di venerdì a Palazzo Chigi. Tra questi, ci sono le verifiche automatiche che scatteranno in presenza di acquisti inferiori al prezzo medio di produzione pubblicato da Ismea”, ha sottolineato Lollobrigida, per poi aggiungere che “il Governo italiano, fuori dai nostri confini, non guarda al partito di appartenenza dei singoli ma valuta se le proposte siano utili a dare o meno risposte ai nostri agricoltori. Come accaduto in diverse occasioni, a partire dal primo giorno di insediamento al ministero dell’Agricoltura, non avrò alcuna remora nell’aderire alle condivisibili sollecitazioni che giungono da colleghi parlamentari.
Ringrazio Azione per i suggerimenti ma, anche stavolta, sosterrò quelle proposte che hanno lo stesso nostro interesse nel tutelare gli imprenditori agricoli, come quella avanzata dal ministro francese Marc Fesneau sul principio di reciprocità per evitare che nella nostra Nazione arrivino merci provenienti da Paesi terzi che non rispettano le stesse regole imposte ai nostri agricoltori”.
“Con il collega Fesneau abbiamo avuto, più volte, modo di condividere molte posizioni rilevanti, a partire dalle battaglie contro il cibo sintetico e in favore della deroga per poter utilizzare i terreni illogicamente messi a riposo. Inoltre, dalla Francia abbiamo incassato il sostegno su documenti particolarmente importanti, come quello sull’uomo bioregolatore, sul contrasto all’eccesso di proliferazione di ungulati e sui grandi carnivori e condividiamo la cabina di regia per affrontare in termini strategici la Peste suina africana”, ha concluso Lollobrigida.
Intanto, non si ferma il presidio di Riscatto Agricolo su Via Nomentana, a Roma: “Restiamo qui in attesa che il ministro ufficializzi gli impegni presi durante l’incontro dei giorni scorsi con la nostra delegazione. In particolare, per quanto riguarda l’apertura di un tavolo tecnico”, precisa un coordinatore di Riscatto Agricolo, Elia Fornai.
Secondo quanto fa sapere lo stesso movimento, attualmente sono all’incirca 300 i trattori fermi al punto di raccolta vicino al Grande Raccordo Anulare.
Proteste anche a Cagliari, Rimini e Palermo: nel capoluogo sardo, il presidio degli agricoltori e pastori sarà attivo almeno fino al 26 febbraio. I manifestanti, inoltre, intendono andare ben oltre la sfilata dei trattori al Colosseo: vogliono dirigersi a Bruxelles.
A Palermo, invece, la protesta degli agricoltori ha arrecato disagi alla circolazione cittadina, mentre a Rimini su alcuni trattori sono stati issati slogan come “Basta imporre vincoli per favorire le importazioni” o “Basta elemosina più valore all’agricoltura”.
aggiornamento la crisi dei trattori ore14.30