Esteri

Cuba dice con un referendum a matrimoni e adozioni gay

Il 67% approva riforma del Codice della Famiglia, che disciplina anche la maternità surrogata e porta novità nel contrasto alla violenza di genere, insieme al divieto del matrimonio infantile Cuba ha detto “Si'” alla riforma del Codice della Famiglia sottoposta ieri a referendum, che introduce nel Paese matrimoni e adozioni gay e la maternità surrogata. Lo ha annunciato la presidente del Consiglio elettorale nazionale Alina Balseiro che ha confermato i risultati come riporta l’agenzia statale Prensa Latina. Il Consiglio Nazionale ha riferito che hanno partecipato al voto 6.251.786 cubani, pari al 74.01% degli 8,4 milioni di elettori registrati. A favore del “Si'” sono state contate 3.936.790 schede, pari al 66,87%.  Con la vittoria del ‘Si” risulta approvato il nuovo Codice della Famiglia cubano, che andrà a sostituire il precedente del 1975. Il nuovo testo introduce il matrimonio tra persone dello stesso sesso e le adozioni per coppie omosessuali. Disciplina la maternità surrogata e porta novità nel contrasto alla violenza di genere, insieme al divieto del matrimonio infantile. Tra le novità, prevede inoltre il trasferimento della “responsabilità genitoriale” dei minori agli anziani, cosa fondamentale per l’isola, che è terra di emigrazione.  Il Presidente di Cuba, Miguel Díaz-Canel, si è congratulato oggi 26 settembre con la gente dell’isola pe i risultati dell’evento civico svoltosi il giorno prima per approvare il nuovo Codice della Famiglia.  Diaz Canel ha descritto il successo della consultazione come “una vittoria per Cuba, per il popolo cubano, per l’affetto e per l’amore, che è stata anche una vittoria per la partecipazione democratica della costruzione socialista”. Díaz-Canel ha espresso inoltre la sua soddisfazione per l’alto livello di partecipazione raggiunto “nonostante la difficile situazione economica ed energetica, i movimenti migratori e le comprensibili contraddizioni con i postulati del codice. Da oggi – ha aggiunto-avremo una nazione migliore, più completa, più democratica, più giusta”. Ha ricordato che questa vittoria dell’unità è avvenuta nel mezzo dell’assedio del blocco degli Stati Uniti, che causa ogni tipo di difficoltà al Paese, e sotto il fuoco incessante di una guerra mediatica, che ha definito famigerata. I nemici della Rivoluzione, ha aggiunto “avevano milioni di risorse a disposizione nella guerra di propaganda per seminare matrici negative o indurre un voto negativo” ma hanno fallito e le elezioni si sono svolte in un’atmosfera di “pace, tranquillità e gioia”.

Giu.Lo.

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