”A Rafah manca l’acqua”. Lo scrivono Medici Senza Frontiere (Msf) in un aggiornamento sulla situazione umanitaria a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, mettendo in luce in particolare le difficoltà legate all’approvvigionamento d’acqua pulita. ”La popolazione a Rafah fatica a trovare acqua pulita per bere, cucinare o lavarsi. Le condizioni di vita delle persone a sud della Striscia sono disperate a causa del sovrappopolamento e della mancanza di acqua pulita, servizi igienici, docce e fognature. Il tutto è aggravato dalle temperature invernali”, sottolinea lo staff di Msf. Inoltre dall’inizio della guerra a Gaza sono poche le infrastrutture che sono state risparmiate dai bombardamenti, comprese le tubature dell’acqua. Secondo l’Unicef almeno la metà delle strutture idriche e igienico-sanitarie a Gaza sono state distrutte o danneggiate, mentre l’Unrwa riporta che circa il 70% della popolazione di Gaza beve acqua con alti livelli di salinizzazione o contaminata.
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