La guerra di Putin

Putin:“L’Ucraina è uno Stato artificiale”

Il Presidente russo intervistato dal giornalista americano filo trumpianoTucker Carlson

 

Il 6 febbraio scorso il noto giornalista americano Tucker Carlson, molto vicino a Trump,  ha intervistato a tutto campo il presidente Vladimir Putin, l’intervista è stata diffusa su X (Twitter)  oggi venerdì 9 febbraio ed  è durata circa due ore,  ne riportiamo alcuni fra i punti salienti.

 

“L’Ucraina ha iniziato la guerra nel 2014. Non l’ha iniziata la Russia nel 2022. Il nostro è un tentativo di fermare la guerra. Noi vogliamo trattare, l’Ucraina rifiuta di negoziare. A Istanbul eravamo pronti a firmare e la guerra sarebbe finita 15 mesi fa”. Vladimir Putin si esprime così nell’intervista fiume a Tucker Carlson.

Putin evidenzia anche i legami tra Ucraina e Russia, ma chiarisce la natura artificiale dello stato ucraino. “l’Ucraina è uno Stato Artificiale e Kiev ha mandato all’aria i piani di pace”precisando che “i bolscevichi hanno creato l’Ucraina sovietica, che fino ad allora non esisteva affatto. L’Ucraina è uno stato artificiale” e il ripristino relazioni tra i popoli di Russia e Ucraina avverrà, anche se“richiederà molto tempo”.

“Dopo la seconda guerra mondiale  – ha proseguito Putin- l’Ucraina ha ricevuto parte dei territori polacchi, ungheresi e romeni. Quindi, in un certo senso, è uno stato artificiale creato per volontà di Stalin. L’Ucraina sovietica ha ricevuto un gran numero di territori che non hanno mai avuto nulla a che fare con essa, in primo luogo la regione del Mar Nero”.

 

E precisa ”non ho mai detto al premier ungherese che può prendersi un pezzo di Ucraina. Non abbiamo mai parlato dell’argomento, ma so che gli ungheresi vorrebbero tornare nelle terre che storicamente gli appartengono”.

Inoltre  ”il collasso dell’Unione Sovietica è stato provocato dalla leadership russa. Si riteneva che i legami con l’Ucraina fossero solidi per lingua, religione, legami familiari e rapporti economici. La Russia si aspettava di essere accolta a braccia aperte dalla comunità internazionale, Stati Uniti compresi”cosa che evidentemente non è avvenuta.

”Qui al Cremlino in un meeting con il presidente Bill Clinton gli chiesi ‘Bill, credi che se la Russia chiedesse di entrare nella Nato, succederebbe?’. Sul momento, ha risposto ‘Sai, credo di sì’. Più tardi, quando ci siamo rivisti per cena, mi ha detto ‘ho parlato con il mio team, ora non è possibile’. Chiedeteglielo…”,racconta Putin. “Io ho chiesto se fosse possibile, la risposta è stata ‘no’. Se lui avesse detto sì, sarebbe iniziato il processo di avvicinamento. Ma no significa no“, aggiunge c

“L’Ucraina nasce come paese neutrale secondo la propria dichiarazione d’indipendenza, ma nel 2008 vengono aperte le porte della Nato…”, dice Putin aggiungendo”nel 2014 c’è stato un golpe, hanno portato una minaccia alla Crimea e hanno avviato una guerra in Donbass. E’ iniziato tutto da lì, con un’operazione militare dopo l’altra. Come potevamo non mostrare preoccupazione per quello che stava accadendo?”, accusando “l’attuale leadership ucraina”di non aver attuato gli accordi di Minsk.

“Abbiamo detto agli Usa e ai paesi europei”di attuare gli accordi, che “erano complicati per l’Ucraina. Io credevo che se avessimo convinto la gente del Donbass a tornare nell’ambito dell’Ucraina – avremmo dovuto lavorare duramente – le ferite avrebbero cominciato a guarire.

Ma tutti volevano risolvere le questioni con la forza militare e noi non potevamo permetterle. L’Ucraina ha iniziato a preparare azioni militari, l’Ucraina ha iniziato la guerra nel 2014. Il nostro obiettivo è fermare questa guerra che noi non abbiamo iniziato nel 2022: il nostro è un tentativo di fermarla. Abbiamo proposto più volte di risolvere pacificamente i problemi sorti in Ucraina dopo il 2014, ma nessuno ci ha dato retta”,afferma Putin.

Ma la Russia ha raggiunto i suoi obiettivi? “Non ancora – risposto- perché uno di questi è la denazificazione” dell’Ucraina. “Hitler è morto da 80 anni, ma il suo esempio esiste ancora. L’attuale presidente dell’Ucraina ha applaudito un nazista nel parlamento canadese”, dice Putin ricordando un episodio che ha coinvolto Zelensky in un viaggio in Canada, con la presenza di un reduce di guerra nazista ucraino-canadese in Parlamento.

Come si esce dall’impasse? “Il presidente ucraino ha firmato un decreto che impedisce di negoziare con la Russia. Lui ha alcune idee, ma serve un dialogo, no?”, dice Putin. Secondo Carlson, un negoziato passa per i contatti tra Putin e Joe Biden.

L’intervista è poi scivolata su Joe Bidene le imminenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Sul presidente Usa Putin si è limitato ad un commento sarcastico.“Non mi ricordo quando è stata l’ultima volta che ho parlato con Biden”.

 

Mentre, parlando di Donald Trumpha ammesso ”avevo un buon rapporto con lui, ma non è una questione di leader nelle relazioni tra Usa e Russia, è una questione di mentalità” ricordando di “aver avuto un ottimo rapporto anche con Bush. So che negli Stati Uniti veniva dipinto come una specie di ragazzo di campagna che non capiva nulla. Vi assicuro che non è così. Penso che abbia commesso molti errori nei confronti della Russia, ma ha esercitato pressioni sugli europei. Non era peggiore di qualsiasi altro politico americano, russo o europeo e capiva quello che stava facendo meglio degli altri”.

 

Resta il punto se  Zelensky possa essere un interlocutore “Perché no? Si considera un capo di stato, ha vinto le elezioni, gode del riconoscimento degli Usa e dell’Europa. Suo padre ha combattuto contro i nazisti. Una volta gli ho detto: ‘Perché supporti i neonazisti in Ucraina?’. Non dirò cosa mi ha risposto… Ha la libertà di giudicare? Perché no? Ha vinto le elezioni. Poi però deve aver realizzato che è meglio non andare in contrasto con i neonazisti, perché sono aggressivi. Secondo, ha capito che gli Stati Uniti sosterranno sempre chi si schiera contro la Russia. Ha ingannato la sua gente, a cui aveva promesso di porre fine alla guerra”, dice Putin.

“Abbiamo trattato con l’Ucraina in Turchia” 15 mesi fa, “hanno firmato i documenti preliminari. Poi, come hanno dichiarato pubblicamente, il premier britannico Boris Johnson è intervenuto dicendo che era meglio combattere la Russia. Il presidente dell’Ucraina ha firmato un decreto che vieta di negoziare con la Russia: cancelli il decreto e trattiamo, non abbiamo mai rifiutato di trattare. Dov’è finito il signor Johnson? Intanto la guerra continua… Noi vogliamo negoziare”.

Se l’amministrazione Zelensky rifiuta di negoziare, deduco lo faccia su indicazione di Washington: l’Ucraina è uno stato satellite degli Usa”, dice Putin, convinto che la Russia non possa essere sconfitta sul campo. “Si è parlato di infliggere una sconfitta alla Russia. Per me, è impossibile, Non succederà mai. Chi comanda in Occidente sta realizzando che non è possibile sconfiggere la Russia. Ora bisogna pensare a cosa fare, noi siamo pronti al dialogo. Loro vogliono trattare, ma non sanno come farlo. Hanno portato la situazione ad un punto estremo, non siamo stati noi. Ora devono capire come invertire la marcia”.

Poi ha ribadito ”è qualcosa di cui parlano loro, nel tentativo di intimidire la propria popolazione con un’immaginaria minaccia russa. E’ falso”,. Altra fake news per Putin è la prospettiva di un’ulteriore offensiva russa al di là dell’Ucraina: “Non abbiamo nessun interesse per la Polonia, la Lettonia o per altri paesi. Attaccheremmo la Polonia solo in un caso: se la Polonia attaccasse la Russia. Non bisogna essere analisti per capire che una guerra globale porterebbe l’umanità sull’orlo della distruzione”.

 

“Ci sono mercenari di Polonia in primo luogo, poi Usa e Georgia in Ucraina– prosegue. Se qualcuno volesse mandare truppe regolari, porterebbe l’umanità verso un conflitto globale. Gli Usa hanno bisogno di questo? A migliaia di chilometri dal proprio territorio? Non avete altri problemi? Non avete niente di meglio da fare? Non sarebbe meglio trovare un accordo con la Russia, sapendo che la Russia combatterà fino alla fine per i propri interessi?”, si chiede Putin.

Sul gasdotto Nord Stream fatto saltare non ha dubbi.“Non scenderò nei dettagli, ma in questi casi si dice ‘pensate a chi avrebbe interesse’. E pensate a chi ha le capacità di fare una cosa del genere. Pensate a chi ha interesse e capacità di scendere nel mar Baltico e provocare un’esplosione” e punta il dito verso gli Stati Uniti. Anzi è  sorpreso dal silenzio della Germania su questo argomento.

Nel corso dell’intervista, quasi a lanciare un segnale pacificatorio a Biden, Putin ha parlato della possibilità di trovare un accordo per liberare il giornalista americano del Wall Street Journal Evan Gershkovich, detenuto da un anno in Russia con l’accusa di essere una spia.

 

“Non è un argomento tabù, ma accadrà a certe condizioni. Anche io voglio che ritorni nella sua patria”,ha detto. “Io credo che un accordo”con gli Stati Uniti sia possibile. I servizi speciali stanno discutendo il caso”.  Secondo Putin Gershovich, 32 anni, era stato “colto in flagrante mentre otteneva segretamente informazioni riservate e lavorava per i servizi speciali statunitensi”.

 

Parlando poi dellaCina ha affermato che la  politica estera di Pechino non è aggressiva, ma sempre disponibile al compromesso, aggiungendo  “sulla Cina gli Stati Uniti stanno spargendo la solita storia dell’orrore. La Cina è un nostro vicino. Non si possono scegliere i vicini, così come non si scelgono i parenti. Condividiamo un confine di migliaia di chilometri, abbiamo una storia pluricentenaria di convivenza”.

 

Quindi ”la (nostra) cooperazione con la Cina aumenta. Gli europei sono preoccupati? Non lo so, chiedetelo a loro. Cercano sempre di entrare nel mercato cinese” . Noi  “con l’amico e collega Xi Jinping abbiamo fissato l’obiettivo di 200 miliardi di dollari di scambi commerciali. Siamo già arrivati a 230 miliardi. Gli scambi sono equilibrati e complementari”,

 

GiElle

 

aggiornamento crisi russo-ucraina ore 13.56

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