Politica

Dossieraggi, Meloni: “Presto norme” e Nordio pensa ad una Commissione Parlamentare d’inchiesta. Salvini: “Esposti in tutte le Procure”

di Marino Marini

“Abbiamo già fatto un intervento sulle banche dati che è nel disegno di legge cyber: se ci fossero già state queste norme sarebbe stato più difficile fare quello che abbiamo scoperto, anche in termini di pene la risposta sarebbe stata più significativa. Quello che posso fare è auspicare che il Parlamento approvi prima possibile perché sono norme che a questo punto ancora di più diventano molto molto urgenti”.

Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, arrivando alla Fiera Ortogiadino a Pordenone, dopo la cerimonia di firma dell’accordo di sviluppo e coesione con la regione autonoma del Friuli Venezia Giulia. Poi il ministro della Giustizia , Nordio:”Credo che a questo punto si possa e si debba riflettere sulla necessità dell’istituzione di una Commissione parlamentare d’Inchiesta con potere inquirente per analizzare una volta per tutte questa deviazione che già si era rilevata gravissima ai tempi dello scandalo Palamara e che adesso, proprio per le parole di Cantone, è diventata ancora più seria”.

Sulla questione interviene anche il vicepremier e leder della Lega Salvini: “Noi faremo esposti in tutte le procure italiane, e ci sarà un procuratore che andrà fino in fondo. Le parole di Melillo e Cantone sono assolutamente chiare. C’è un sistema di gente che paga e di gente che compra. Incursioni notturne illegali e vorrei che qualcuno ne pagasse le conseguenze”. “E’ giusto che gli italiani sappiano se qualcuno vuole rubare il loro voto. Perché qui c’è un governo scelto dagli italiani e un partito come la Lega scelto dagli italiani che è il più spiato stando a quello che si legge”, ha aggiunto.

“Negli anni passati, magari ancora oggi, ci sono pezzi di Stato deviato, che spiano, infamano ed entrano nella vita privata dei conti correnti, non solo della politica della Lega e di Matteo Salvini, ma di migliaia di cittadini per bene. E’ qualcosa di scandaloso e quindi pretendiamo dalla magistratura chiarezza, chi paga, chi incassa, chi ci guadagna e chi vuole sovvertire il voto e la democrazia in questo Paese”, ha concluso.

Dossieraggio, Crosetto: “Piena disponibilità ad essere sentito da Copasir e Antimafia”

“Oggi ho sentito il presidente del Copasir, onorevole Lorenzo Guerini, e la presidente della commissione antimafia, onorevole Chiara Colosimo, ed ho dato loro la mia piena disponibilità per un’audizione in relazione al caso dossier generato da un mio esposto.
Ringrazio il dott. Cantone per le parole di gratitudine che ha voluto usare nei miei confronti. Ritengo di aver fatto solo il mio dovere di cittadino e a tutela delle Istituzioni che oggi rappresento”. E’ quanto ha dichiarato, in una nota, il Ministro della Difesa, Guido Crosetto.

Dossieraggio, Ciriani: “Fatto grave e da non sottovalutare” 

Il dossieraggio è un fatto grave, che non va sottovalutato e nemmeno giustificabile nel nome della libertà di stampa. Così il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, a Pordenone per firmare l’Accordo di Sviluppo e Coesione tra governo e Regione Friuli-Venezia Giulia. “Ne parleremo lunedì in Consiglio dei ministri”, ha detto Ciriani, aggiungendo che “è molto grave quello che è accaduto e che nessuno abbia controllato. Qualcuno dovrebbe avere la responsabilità di quello che è successo. Da quello che è emerso dalla commissione antimafia sono molte migliaia le intercettazioni abusive illegali. Va fatta assolutamente chiarezza”. Secondo il Ministro, “non si deve sottovalutare quello che è accaduto né giustificarlo in nome della libertà di stampa perché non c’entra niente”.

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