Cronaca

Ecco perché è stato arrestato Andrea Bonafede, l’uomo che ha dato una nuova identità a Matteo Messina Denaro

 

Andrea Bonafede, l’uomo che ha prestato la sua identità al capomafia Matteo Messina Denaro, è stato arrestato dai carabinieri del Ros. Era sua la carta d’identità utilizzata da Matteo Messina Denaro e sequestrata il giorno dell’arresto all’esterno della clinica ‘la Maddalena’. Appartiene a Bonafede anche l’appartamento di via Cb 31, a Campobello di Mazara, dove il boss ha vissuto negli ultimi mesi e dove i carabinieri hanno trovato oggetti e documenti. Bonafede raccontò agli inquirenti di avere acquistato l’appartamento con i soldi che gli erano stati dati da Messina Denaro. Secondo gli inquirenti Bonafede avrebbe ceduto al capomafia il proprio documento di identità affinché potesse metterci la sua fotografia. Il documento è stato utilizzato da Messina Denaro per accedere sotto falso nome alle cure del servizio sanitario nazionale almeno a partire dal 13 novembre 2020, quando fu operato all’ospedale di Mazara del Vallo. Il geometra ha inoltre consentito al boss di attivare una carta bancomat che il capo di Cosa nostra trapanese ha utilizzato per sostenere le spese necessarie per il sostentamento durante la latitanza e ha acquistato, per conto del padrino, un appartamento in vicolo San Vito con 20mila euro in contanti che Messina Denaro gli ha dato. Somma che Bonafede aveva versato sul proprio conto corrente postale per chiedere l’emissione di un assegno circolare da utilizzare all’atto del rogito notarile. Grazie a questo, l’ex latitante ha ottenuto la disponibilità di un appartamento intestato ad una persona che non faceva parte del proprio entourage più ristretto e dunque di un covo sicuro. Il gip smonta anche la difesa del geometra che ha ammesso solo ciò che non ha potuto negare – come l’acquisito del covo – ma ha sostenuto di aver incontrato Messina Denaro solo pochi mesi fa. “L’acquisto della abitazione e la cessione di un documento di identità sul quale apporre la propria fotografia risalgono ad un periodo risalente almeno al 27 luglio 2020 (epoca di acquisto della prima autovettura) o comunque al 13 novembre 2020 (epoca del primo intervento subito da Messina Denaro sotto le mentite spoglie di Andrea Bonafede), scrive il magistrato. Gli investigatori  intanto proseguono le ricerche di bunker e stanze segrete nelle abitazioni del boss e di suoi favoreggiatori. Nell’ultima casa in cui Messina Denaro ha vissuto a Campobello di Mazara sono stati trovati anche vestiti femminili forse lasciati da una donna con la quale il capomafia aveva una relazione stabile. Anche su questo indaga la Procura.

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