Economia e Lavoro

Economia circolare: il riciclo contro il cambiamento climatico

 

di Gianluca Maddaloni

 

La crisi climatica è una sfida globale che richiede un impegno urgente e concreto da parte di tutti. Tra le diverse strategie per contrastare il cambiamento climatico, l’economia circolare si rivela un modello di sviluppo sostenibile particolarmente efficace. L’economia circolare si contrappone al modello lineare “estrai, produci, smaltisci”, promuovendo un sistema produttivo basato su tre principi chiave: riduzione, riutilizzo e riciclo. Questo significa innanzitutto diminuire il consumo di risorse primarie e la produzione di rifiuti. Inoltre dove è possibile bisogna allungare la vita utile dei prodotti attraverso la riparazione, il riutilizzo e il ricondizionamento e dove non lo è si devono trasformare i rifiuti in nuove risorse per la produzione di nuovi beni.  Il modello circolare offre numerosi vantaggi in termini di riduzione dell’inquinamento, conservazione delle risorse naturali e della biodiversità e prevenzione della formazione di rifiuti. Il riciclo permette di evitare l’estrazione e la lavorazione di materie prime vergini, processi che emettono grandi quantità di gas serra. Ad esempio, la produzione di alluminio riciclato emette il 95% in meno di gas serra rispetto alla produzione di alluminio primario.  L’economia può ottenere grandi benefici dalla crescita di questo segmento di mercato, con la creazione di nuovi posti di lavoro in diversi settori, dalla raccolta e selezione dei materiali al loro riprocessamento e riutilizzo. Si stima che il riutilizzo di materiali in Europa generi oltre 2 milioni di posti di lavoro. L’aumento del riciclo rappresenta una strategia fondamentale per contrastare la crisi climatica e costruire un futuro più sostenibile.

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