«La Regione Siciliana, con senso di responsabilità, parteciperà all’attuazione della nuova governance europea nel nostro Paese, ma i nuovi oneri a nostro carico rimarranno nelle casse regionali contribuendo al risanamento dei conti dell’intero sistema pubblico». Così il presidente della Regione, Renato Schifani, illustra l’obiettivo del nuovo accordo Stato-Regione apprezzato oggi dalla giunta regionale e che nei prossimi giorni sarà sottoscritto con il ministro dell’Economia. Lo Stato, accogliendo la richiesta della Regione, ha concesso il maggior trasferimento finanziario di 74 milioni di euro a seguito di lunghe trattative curate dal presidente Schifani e dall’assessore all’Economia Alessandro Dagnino. I contenuti dell’intesa sono stati definiti nel corso di una riunione con il ministro Giancarlo Giorgetti, sulla base del nuovo quadro macroeconomico delineato nel piano strutturale di bilancio approvato nelle scorse settimane dal Consiglio dei ministri. L’accordo è stato oggetto di una serrata trattativa e la Regione ha chiesto e ottenuto, anche per il 2025 e per gli anni successivi, il diritto a nuove risorse come compensazione della diminuzione del gettito derivante dalle misure in materia fiscale che verranno adottate dal governo centrale in sede di Legge di stabilità per l’anno 2025. «La Regione – sottolinea Schifani – non può esimersi dalla partecipazione alle nuove regole europee. Tali norme, pur imponendo vincoli sulla spesa di cui non possiamo non tenere conto, sono coerenti e si innestano all’interno di un percorso di rientro del disavanzo fortemente sostenuto dal mio governo. Ci impegneremo con forza, quindi, affinché gli accantonamenti possano diventare, prima dell’arco dell’accordo, il booster per il sostegno agli investimenti da parte della Regione». L’assessore Dagnino ha commentato: «Il nuovo accordo raggiunto con lo Stato prevede un nuovo contributo alla finanza pubblica da parte della Regione, con precise cadenze annuali, in coerenza con le regole della nuova governance europea. Abbiamo ottenuto che questo contributo avverrà attraverso accantonamenti destinati a ridurre il disavanzo della stessa Regione, al fine di accelerare il programma di rientro già in atto, il cui completamento costituisce un prioritario obiettivo del governo Schifani, strumentale anche al potenziamento delle politiche di crescita intraprese. Coniugheremo, così, rigore e sviluppo, senza tagliare le spese per i dipendenti, per la sanità e per i trasferimenti agli enti locali. Contiamo di rispettare i nuovi impegni in larga parte grazie al dividendo fiscale e al conseguente aumento del gettito tributario determinato dall’andamento favorevole del Pil, che nel 2023 ha persino superato la media nazionale, e puntiamo a reinvestire le risorse che si renderanno disponibili in spesa produttiva, innescando un circolo virtuoso che ci consentirà di continuare a sostenere lo sviluppo del sistema economico e del tessuto sociale».