Lavoro, sviluppo e diritti. Sono tutti superiori alla media italiana e vicini agli standard previsti dall’Ue gli indicatori dell’Emilia-Romagna; a partire dagli occupati: il 78% nella fascia di età 20-64 anni è lo standard Ue, il 74,8% il risultato raggiunto dall’Emilia-Romagna e il 64,8% la media italiana; e i Neet – i giovani che non lavorano e non studiano – che per l’Ue non devono superare il 10% e sono l’11,9% in Emilia-Romagna a fronte del 19% di media in Italia.
E poi il Pil destinato alla ricerca che dovrebbe raggiungere il 3% per l’Ue ed è il 2,28% in Emilia-Romagna, mentre è all’1,56% la media in Italia e l’energia prodotta da rinnovabili con il 42% di target per l’Ue, il 21,8% in Emilia-Romagna e il 13% la media italiana.
Infine, la riduzione degli abbandoni scolastici che per l’Ue dovrebbero essere meno del 9%, lungo la Via Emilia si attestano al 9,5%, mentre sono l’11,5% lungo la Penisola.