Esteri

Esercito israeliano: “Colpiti oltre 250 obiettivi di Hamas e Jihad”. La guerra prosegue senza sosta

 

Sono stati oltre 200 gli obiettivi di Hamas e della Jihad islamica a Gaza che l’esercito ha colpito nelle ultime 24 ore. Lo ha fatto sapere l’esercito stesso, secondo cui sono stati centrati quartieri generali, depositi di armi. Colpita anche una banca usata dalla fazione per finanziare le sue attività. L’esercito ha poi annunciato che è stato ucciso Osama Mazini, capo del Consiglio della Shura (direzione politico religiosa del movimento) di Hamas, responsabile dei prigionieri dell’organizzazione e che ha diretto attività terroristiche contro i civili israeliani. Va detto del bilancio in vite umane degli ultimi raid israeliani ch fa registrare almeno 54 morti, secondo fonti palestinesi citate da Al Jazeera. Almeno 28 delle persone uccise provenivano dal campo di Al Shawt a Rafah, rendo noto l’emittente in lingua araba. Tra le vittime ci sarebbero molte donne e bambini. L’esercito ha fatto anche sapere “di aver ucciso quattro terroristi che tentavano di infiltrarsi in Israele dal Libano”. Secondo il portavoce, i quattro stavano cercado di piazzare un ordigno esplosivo vicino al confine. Come risposta – ha aggiunto il portavoce – l’esercito ha lanciato un attacco aereo nella zona. Intanto le forze israeliane (Idf) hanno annunciato l’uccisione di un leader di Hamas coinvolto nel caso Gilad Shalit. Lo riferisce il Jerusalem Post. Le Idf hanno “colpito con successo” Osama al-Mazini, esponente dell’ufficio politico di Hamas e capo del Consiglio della Shura di Hamas, hanno fatto sapere le Idf e lo Shin Bet, secondo quanto si legge sul sito web del giornale che evidenzia come Mazini sia stato responsabile per i negoziati che portarono allo scambio di prigionieri con il rilascio da parte di Hamas del soldato, rapito nel giugno del 2006 e tenuto in ostaggio a Gaza fino all’ottobre 2011, e la liberazione di 1.027 prigionieri palestinesi.

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