“Trovo difforme dal Piano regionale rifiuti che il cementificio Unicem di Guidonia abbia richiesto la modifica dell’autorizzazione alla Regione Lazio per poter iniziare a bruciare combustibile fossile secondario (css), materiale di scarto dei rifiuti che fuoriesce dal Tmb della stessa città”. Così il consigliere regionale del Lazio, Marco Cacciatore (Europa Verde), Presidente Commissione X Urbanistica, Politiche abitative, Rifiuti della Pisana. “Oltre a questo, stando alla normativa nazionale ed europea, la produzione di css dovrebbe essere superata. Per garantire – dice – la salvaguardia dell’area di Guidonia, seguo da tempo la vicenda del Tmb, ho presentato diversi atti in proposito e giudico importante che sia stata attivata la richiesta della legge per le aree a rischio ambientale, tuttavia ancora ferma. Oltretutto le attività di verifica per l’area a rischio si basa sullo studio epidemiologico Eras, che già nella versione del 2013 evidenziava numerose criticità, e il cui aggiornamento – benché già in itinere – è stato poi rifinanziato con l’ultima Legge di stabilità regionale, grazie a un mio emendamento. Andiamo avanti con decisione per la salvaguardia di questo territorio, al contrario di chi oggi chiede l’area a rischio ma è stato per troppo tempo in silenzio quando già il Tmb rappresentava un problema e ha anche taciuto sull’emergenza rifiuti nella Capitale”.