Politica

Extraprofitti, Assoutenti: “Banche potrebbero aumentare costi di conti correnti e carte fino a 500 mln”. Soglia di prelievo del Mef

di Chiara Napoleoni

Quella approvata i dal Cdm che prevede la tassazione degli extraprofitti delle banche “è una ottima misura per reperire risorse da destinare alla collettività, ma potrebbe spingere le banche a reagire attraverso un aumento dei costi di conti correnti e carte”.
Questa la posizione e l’avvertimento di Assoutenti, ricordando che anche la Banca d’Italia, in precedenza, aveva adottato provvedimenti per limitare l’aumento dei conti correnti.
Considerando che in Italia ci sono 47,7 milioni di correntisti, i costi potrebbero raggiungere i 491,3 milioni annui, tenendo conto anche dell’aumento dei costi per i conti correnti e delle carte di credito.
Dunque, l’Associazione si definisce pronta a sporgere denuncia all’Antitrust contro gli Istituti bancari che opteranno per un altro aumento dei costi, che andrebbe a danneggiare gli utenti. Va detto poi della misura scudo del ministero dell’Economia che fissa una soglia oltre la quale il prelievo non può andare ed è lo stesso ministero dell’Economia che lo spiega in una nota articolata:”La misura proposta dal ministro dell’economia e delle finanze, condivisa e approvata dal Consiglio dei ministri nasce sulla scia di norme già esistenti in Europa in materia di extra margini bancari.
Al tempo stesso la misura, ai fini della salvaguardia della stabilità degli istituti bancari, prevede anche un tetto massimo per il contributo che non può superare lo 0,1 % del totale dell’attivo.  A questo proposito si ricorda che la base imponibile di tale imposta è determinata dal maggior valore tra l’ammontare del margine d’interesse di cui alla voce 30 del conto economico, redatto secondo gli schemi approvati dalla Banca d’Italia, relativo all’esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2023 che eccede per almeno il 5 per cento il medesimo margine nell’esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2022 e l’ammontare del margine di interesse di cui alla voce 30 del conto economico, redatto secondo gli schemi approvati dalla Banca d’Italia, relativo all’esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2024 che eccede per almeno il 10 per cento il medesimo margine nell’esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2022.
Si osserva – conclude la nota – che gli istituti bancari che hanno già adeguato i tassi sulla raccolta così come raccomandato lo scorso 15 febbraio con specifica nota da Bankitalia, raccomandazione poi richiamata dal ministro Giorgetti in occasione dell’assemblea Abi lo scorso 5 luglio, non avranno impatti significativi come conseguenza della norma approvata ieri in Cdm”.

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