Cronaca

Fermata e arrestata a Ciampino Maria Licciardi, governava l’omonimo clan della camorra a Napoli. Era pronta a prendere un volo per la Spagna

(Red) Maria Licciardi è stata arrestata. La donna, considerata il capo assoluto dell’omonimo clan, sempre sfiorata dai mandati di cattura, questa volta è finita al fresco. L’arresto nello scalo aeroportuale di Ciampino, dove stava per prendere il volo verso la Spagna, dove doveva raggiungere la figlia e probabilmente curare in prima persona i propri interessi criminali. Le manette sono scattate ad opera dei Carabinieri del Ros che l’hanno bloccata pochi istanti prima dell’imbarco, aveva già consegnato i bagagli e stava per salire le scalette del velivolo. Maria Licciardi sarebbe al vertice dell’Alleanza di Secondigliano. Per lei la magistratura ha spiccato un mandato di cattura con accuse pesantissime, che vanno dall’associazione mafiosa all’estorsione. Per lei, poi ci sono anche altre accuse come ricettazione di denaro di provenienza illecita, turbativa d’asta. Tutti questi reati sono aggravati dalle finalità mafiose. La donna, al momento del fermo, non ha avuto alcuna reazione. Da tempo il suo nome era sulle scrivanie delle Procure di mezza Italia e di quelle campane in particolare. Oggi l’ultimo atto che l’ha portata in carcere. La Licciardi è sorella di Gennaro, l’uomo che avrebbe di fatto fondato il clan criminale e morto in carcere a Voghera nel 1994. Maria Licciardi aveva preso le redini del clan e del cartello con i Contini definito Alleanza di Secondigliano, acquistando sempre più peso. Il clan Licciardi ha la sua roccaforte nel quartiere di Secondigliano, in località Masseria Cardone, ma anche rami in Campania, in altre regioni d’Italia e alleanze all’estero.

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