Economia e Lavoro

Fmi: “Nel 2024 debito italiano al 139,2%. Serve sforzo di risanamento”

 

Per quest’anno, il rapporto debito/Pil in Italia dovrebbe attestarsi al 139,2%, in rialzo rispetto al 137,3% del 2023. E’ quanto stima il Fondo Monetario Internazionale, all’interno del suo Fiscal Monitor.

Secondo i dati, il rapporto dovrebbe procedere ancora in rialzo: è previsto al 140,4% per il 2025, al 142,6% al 2026, al 143,1% nel 2028 e al 144,9% nel 2029.

Sempre per quest’anno, il deficit è previsto al 4,6% del Pil e dovrebbe ridursi al 3,2% nel 2025, al 3% nel 2026 e al 2,9% nel 2027, per poi aumentare al 3% nel 2028 e nel 2029.

“L’Italia é un’economia avanzata con un debito elevato” ed “é un Paese dove tradizionalemente c’é preoccupazione per il mercato dei bond e per lo spread”, perciò “la nostra raccomandazione è che sarebbe importante un credibile aggiustamento di bilancio per mettere il debito su una traiettoria di calo sostenibile”. E’ quanto ha dichiarato il direttore del dipartimento Affari fiscali del Fondo monetario internazionale, Vito Gaspar, in conferenza stampa in occasione degli spring meetings dell’Fmi e della Banca Mondiale. Va detto infine che secondo l’Fmi “le probabilità che l’Italia raggiunga il livello di deficit (o avanzo) primario necessario per la stabilizzare i suoi livelli di debito pubblico sono inferiori al 50%, indicando la necessità di ulteriori sforzi di risanamento nei prossimi due anni”. Secondo lo studio si  rileva che “l’analisi statistica dei precedenti storici di un paese sul risanamento può aiutare a valutare le probabilità che raggiunga il deficit primario necessario per stabilizzare il suo debito”.

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