Primo piano

Francesco un Papa scomodo per i potenti, ma vicino ai poveri e agli ultimi

di Fabio Desideri (*)

Il prossimo CONCLAVE non potrà non tenere conto di quanto Jorge Mario BERGOGLIO, Papa FRANCESCO,  ha testimoniato negli anni in cui ha guidato la Chiesa.

Ai 135 Cardinali che si riuniranno in Conclave nei giorni successivi alle esequie di Papa FRANCESCO, fissate per sabato prossimo a piazza San Pietro a Roma, spetterà un compito difficilissimo: scegliere il successore di FRANCESCO, un Papa che sognava una Chiesa povera, particolarmente vicina agli ultimi ed agli emarginati, che abbia consapevolezza del cammino tracciato da Jorge Mario BERGOGLIO e che sappia definire un pontificato in linea con i tempi complessi e tormentati che molte aree del mondo stanno vivendo ed affronteranno nei prossimi anni.

Sarà un compito estremamente difficile quello che il Collegio Cardinalizio dovrà affrontare al fine di individuare, al suo interno, colui che guiderà la Chiesa nei prossimi anni; non a caso le dichiarazioni di molti cardinali – che abbiamo ascoltato – sono all’insegna della prudenza e dell’aiuto di Dio.

C’è una forte consapevolezza tra i Cardinali, aventi diritto di partecipare al Conclave, dell’importanza, nonché della responsabilità, di scegliere un successore di Pietro in grado di guidare la Chiesa in un futuro molto complesso, nel quale non si può, e non si deve, abbandonare la speranza di costruire un mondo migliore.

Una situazione questa che sembra non capire la politica nel suo complesso, la quale – in queste ore post mortem di Papa FRANCESCO – cerca di accreditare un’immagine di sé stessa piena di cordoglio e di dispiacere per la perdita del Santo Padre, testimonianza assolutamente contrastante con quanto dimostrato e verificato durante il Pontificato di BERGOGLIO.

Come non ricordare i richiami rivolti costantemente, durante il suo pontificato, ai potenti di tutto il mondo, da Papa FRANCESCO, nei tanti discorsi tenuti e nelle diverse omelie, nei quali ha sempre esortato ad una maggiore attenzione verso i poveri, gli emarginati, i deboli, gli oppressi; nelle quali sue esternazioni ha sempre condannato la “terza guerra mondiale a pezzi”, la violenza, la criminalità, le brutalità verso le donne ed i più deboli, le guerre combattute strumentalizzando le religioni.

Difronte a questi ricordi dei temi sottolineati ed affrontati da Papa FRANCESCO, negli anni del suo pontificato, non si può non notare come appaiano piccoli, ma veramente piccoli, coloro che vengono definiti “i grandi del mondo”; i politici delle diverse Nazioni che nel loro mandato, e nei tempi delle loro responsabilità di governo dei vari Stati, non hanno mai saputo raccogliere gli inviti di Jorge Mario BERGOGLIO, facendoli diventare atti e norme utili a migliorare la condizione del “popolo di Papa FRANCESCO”.

Quel popolo così diverso, così distante, così semplice, da apparire ed essere molto differente dalle oltre 170 delegazioni ufficiali che hanno il ruolo di rappresentarlo; le quali non sono in grado né di capirlo, né di essere dallo stesso popolo riconosciuti ed amati, come la moltitudine senza fine di fedeli, in coda per dare l’ultimo saluto a Papa FRANCESCO, sta dimostrando al mondo intero.

Anche per queste ragioni il prossimo Conclave avrà un compito estremamente arduo da affrontare.

(*) Segretario Nazionale PPI

aggiornamento la morte di Papa Francesco ore 14.37

Related posts

Papa Francesco – A Camere riunite il ricordo e le divisioni del Parlamento

Redazione Ore 12

Franceschini: “L’Italia perde una grande italiano”

Redazione Ore 12

L’idea del Parlamento è: Green Pass valido 12 mesi e tamponi a prezzi ‘politici’

Redazione Ore 12