Esteri

Francia, ecco come la signora  Le Pen ha perso la partita

Domenica sera, Le Pen si era riunita con i sostenitori del suo Raggruppamento Nazionale (RN) con un ricevimento sfarzoso nei pressi del Floral Park di Parigi. Lo champagne scorreva a fiumi mentre aspettavano di brindare ai risultati dell’ultimo turno di votazioni delle elezioni parlamentari.

Quando sono arrivati risultati, il RN ha subito invece una sorprendente inversione di tendenza, classificandosi al terzo posto dietro sia all’alleanza di sinistra sia persino alla coalizione guidata dall’impopolare presidente Emmanuel Macron.

Il RN non arriverà al potere, il suo leader Jordan Bardella non sarà primo ministro e il partito potrebbe anche non diventare la principale opposizione in parlamento.

Cosa è andato storto per l’estrema destra francese?

Parlando all’indomani della sconfitta, il 28enne Bardellaha trascorso un’intera giornata scusandosi per la prima grande sconfitta della sua carriera politica.  Ma fiutando l’odore del sangue i veterani del partito si sono rivoltati contro la sua nuova leadership

Le elezioni legislative francesi comprendono 577 eletti  il che significa che spesso i partiti scelgono attivisti locali con poca esperienza per rappresentarli, in particolare nei distretti in cui hanno poche possibilità di vincere.

Il  giornale investigativo francese Mediapart ha elencato 106 candidati del RN che in precedenza avevano rilasciato “dichiarazioni di odio o cospirative”. Alcuni dei casi più gravi, tra cui un candidato che era stato fotografato indossando cimeli nazisti , hanno portato il partito a ritirare ufficialmente il suo sostegno.

Le clip virali includevano una candidata della RN che affermava goffamente di non poter essere accusata di razzismo perché aveva “un ebreo come oculista” e “un musulmano come dentista”. Altri sono stati visti in preda al panico o incapaci di articolare un argomento nei dibattiti organizzati dalle stazioni televisive locali.

Ma la campagna del RN avrebbe potuto sopravvivere a simili intoppi se non fosse stata per la dura campagna concertata degli oppositori di Le Pen.

I leader di sinistra e del campo di Macron hanno esortato i loro candidati a unire le forze tatticamente nel tentativo di tenere Le Pen e Bardella lontani dal potere. Centinaia di candidati di sinistra e centristi si sono ritirati dalle elezioni per unire il voto anti-Le Pendietro un singolo contendente per affrontare il RN.

L’estrema destra. ora deve leccarsi le ferite,in vista della campagna per la presidenza nel 2027 Jordan Bardella annuncerà una riorganizzazione generale del partito”, ha detto a Le Monde l’eurodeputato RN Philippe Olivier . “Sarebbe successo, in ogni caso. Ma ci saranno cambiamenti periferici per tenere conto di ciò che è andato storto“.

RN ha già iniziato a esporre argomenti di discussione minimizzando il significato della delusione di domenica. Sebbene abbia perso la maggior parte dei suoi ballottaggi, la RN ha ricevuto il maggior numero di voti a livello nazionale, hanno sostenuto i leader del partito, e ha aumentato la sua quota di seggi nell’assemblea di oltre 50.

Quindi Il trionfo del RN non sarebbe  stato annullato, ma semplicemente “rinviato”, ha detto Le Pen domenica in risposta ai risultati.

I problemi del partito  potrebbero comunque riversarsi nella nuova legislatura. Le Pen, in quanto leader del gruppo, dovrà decidere come trattare con  i candidati controversi che sono comunque riusciti a farsi eleggere.

Tra questi figurano Roger Chudeau, un parlamentare che ha creato problemi al suo partito sostenendo che l’ex ministro dell’Istruzione Najat Vallaud-Belkacem non avrebbe dovuto essere autorizzata a far parte del governo in quanto franco-marocchina; e Daniel Grenon, che ha affermato che “i nordafricani sono arrivati al potere” e che “queste persone non hanno posto nelle alte cariche”.

Queste sono solo alcune chicche di un partito che dopo la defenestrazione del vecchio Le Pen padre sembrava aver cambiato pelle, ma evidentemente non l’anima.

Un problema che riguarda tutte le destre europee quella italiana compresa, che nonostante alcuni di questi (leggi Meloni) si siano rapidamente adeguati al mainstream atlantista ed europeista, vengono emarginati  da un terzo gruppo di “Patrioti”,ormai  terzo partito a Strasburgo con Vox, Salvini Orban e le la Stessa Lepen e altri.

Alcuni di questi come Salvini non hanno un pedegree di destra nostalgica altri come Vox rimpiangono il franchismo, mentre Orban sarà pure autoritario e putiniano ma non si ispira certo alle “croci frecciate” di triste memoria.

Certamente i Patrioti , ma mettono nell’angolo i Conservatori e Democratici i di Giorgia che gioco forza voterà, o si asterrà, sulla conferma della Von der Leyen invisa a questi altri.

Nel frattempo  la maggioranza socialdemocratici- Popolari, a causa della controversa Presidenza alla UE di Orban, già pensa di punire lui e i suoi alleati  escludendoli alla esclusione  da qualsiasi incarico apicale nella UE che non è certo un grande esempio di democrazia europeista. Giorgia conta invece sul peso dell’Italiaper ottenere qualche commissario di prestigio ma un pedaggio lo dovrà pur pagare.

Sempre che in aula i franchi tiratori, anche nella maggioranza, non azzoppino Ursula nel segreto dell’urna.

GiElle

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