Economia e Lavoro

G7: “L’economia tiene ma sale l’incertezza sul futuro”

 

I ministri dell’Economia e delle Finanze dei Paesi del G7 nel comunicato finale al termine della riunione in Giappone dicono: “L’economia globale ha mostrato resilienza contro molteplici shock, tra cui la pandemia, la guerra della Russia contro l’Ucraina e l’inflazione. Tuttavia, dobbiamo rimanere vigili, e dobbiamo essere agili e flessibili nelle nostre politiche macroeconomiche in un contesto di accresciuta incertezza sulle prospettive economiche globali”. Nel comunicato viene ribadito “il fermo sostegno all’Ucraina per tutto il tempo necessario e siamo uniti la nostra condanna della guerra di aggressione illegale, ingiustificabile e non provocata della Russia contro l’Ucraina. Siamo fermamente impegnati – è scritto – a continuare ad affrontare l’urgente finanziamento a breve termine dell’Ucraina, oltre a sostenere i Paesi vicini e altri paesi gravemente colpiti”. Evidenziato anche l’impegno per la ricostruzione e la riparazione delle infrastrutture critiche ucraine. Viene poi detto che si continuerà a lavorare “a stretto contatto con le autorità di vigilanza e di regolamentazione per monitorare gli sviluppi del settore finanziario e siamo pronti a intraprendere le azioni appropriate per mantenere la stabilità e la resilienza del sistema finanziario globale”. Sul clima infine si ribadisce: “Siamo determinati ad affrontare con urgenza il cambiamento climatico, attraverso un’azione su vasta scala in questo decennio critico, al fine di mantenere entro il limite di 1,5 gradi l’aumento della temperatura globale”. “I rischi dell’economia reale cominciano ad essere sentiti e le banche sono più caute a livello europeo, non solo italiano”, ha detto il governatore Visco aggiungendo che il rallentamento del credito a imprese e famiglie è la risposta a due questioni: l’aumento dei tassi, che ha agito sulla domanda, e “l’offerta di credito legata alla tensioni finanziarie emerse nell’ultime periodo, che l’Europa ha assorbito senza gravi difficoltà ma è rimasto il rischio”. Poi ha proseguito dicendo che “la tensione con la Cina ha delle ragioni ma richiede uno sforzo diplomatico non indifferente, sia di diplomazia economica che tout court, perché dobbiamo mantenere aperto il dialogo e trattare insieme i problemi che ci colpiscono insieme. Io credo che non convenga a nessuno sottolineare con forza questioni che poi possono essere oggetto di valutazioni diverse a seconda dei dati che vengono a manifestarsi”.

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