La guerra di Putin

Gentiloni (Ue): “L’impatto delle sanzioni ha la firma di Vladimir Putin”

 

Di fronte all’invasione della Russia dell’Ucraina l’Occidente e l’Europa hanno risposto in termini economici e diplomatici. “Rispondere in termini economici e diplomatici non è senza un costo però dobbiamo mettere sulla bilancia il fatto che ci stiamo battendo non solo per sostenere l’Ucraina ma anche per impedire la vittoria di un regime autocratico che avrebbe poi delle conseguenze disastrose per gli equilibri europei e dall’altra parte il fatto che le sanzioni colpiscono anche chi le decide”. Lo ha sottolineato il commissario agli Affari economici europei, Paolo Gentiloni intervenuto su la7 a di Martedì. Gentiloni ha sottolineato come le sanzioni a livello ue siano state decise “presto a ondate ripetute e all’unanimità e sappiamo che l’unanimità non è scontata quindi ci deve essere una ragione forte a sostenerle”. “Impatto delle sanzioni – ha detto Gentiloni – è firmato Vladimir Putin. Il 24 febbraio l’economia europea, nonostante cenni di infalzione allarmante, era in una buona condizione di salute. Abbiamo avuto come una gelata di primavera per la guerra scatenata da Putin e le conseguenze potrebbero non distruggere del tutto la crescita economica, perchè era talmente postitiva quando Putin ha scatenato la guerra che potrebbe essere in parte capace di sopravvivere. Ma la crescita sarà molto inferiore e i problemi per chi vive del proprio lavoro o vive in una situazione di difficoltà, quando c’è una inflazione così alta sono seri”.

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