Esteri

Germania, la spuntano i socialdemocratici. Per Cdu-Csu il peggior risultato della storia. I verdi non sfondano e sono la terza forza. Rebus per il nuovo Governo

Il partito socialdemocratico Spd ha vinto le elezioni parlamentari in Germania, segnando la fine dell’era Merkel, con il 25,7% dei voti, leggermente davanti ai conservatori, secondo un conteggio ufficiale provvisorio annunciato dalla Commissione elettorale federale. Il campo conservatore Cdu-Csu ha ottenuto il 24,1% dei voti, il peggior risultato della sua storia, mentre i Verdi sono arrivati al terzo posto con il 14,8%. Gli estremisti di destra dell’Afd raccolgono il 10,3% delle preferenze, in calo rispetto al 12,6% ottenuto nel voto di 4 anni fa. L’ultradestra tuttavia è vicina a essere il primo partito nel Land orientale della Sassonia: secondo i risultati preliminari degli scrutini ottiene il 28%, contro il 19% della Spd. Un altro risultato significativo di Afd si registra in Turingia, altro Land orientale, dove il partito è in testa con il 24% rispetto al 23% dell’Spd. Il partito di sinistra Linke si ferma sotto la soglia di sbarramento al 4,9% e riesce ad entrare in parlamento solo grazie a una norma che assicurano una rappresentanza al Bundestang ai partiti che vincono in tre collegi uninominali. Se i socialdemocratici possono intestarsi una vittoria che mancava da vent’anni tuttavia non possono direttamente dar vita ad un nuovo governo per la Germania. Il leader del centrosinistra Olaf Scholz (nella foto) ha chiesto per se il ruolo di prossimo cancelliere. Per la Cdu della cancelliera uscente Angela Merkel rispetto a quattro anni fa è una disfatta con nove punti in meno. Il leader della Cdu Armin Laschet ha dovuto ammettere di “non poter essere contento del risultato”. Al di là dei rapporti di forze interni ai partiti, è chiaro comunque che l’Spd di Scholz festeggia un grande successo dopo anni di delusioni così come i Verdi di Annalena Baerbock che si è intestata “un mandato per il futuro”. Anche il liberale Christian Lindner ha esultato: “Dalle urne esce un segnale chiaro, gli elettori vogliono un governo di centro”. Ago della bilancia della prossima coalizione, il leader dell’Fdp si è lasciato aperto la porta sia per una coalizione ‘semaforo’ (con Spd e Verdi) che per la cosiddetta ‘Giamaica’, con Unione e Verdi, quella che lui preferirebbe. Mentre i conservatori hanno gioito all’unanimità sul magro risultato della Linke, che allontana definitivamente lo spettro di una coalizione rosso rosso-verde. Escluso quindi un governo con la sinistra e la Groko uscente che i socialdemocratici hanno da tempo respinto le opzioni attualmente sul tavolo sono dunque una coalizione ‘Ampel’ fra Spd, Verdi e Liberali, e la già citata Giamaica, che Lindner fece saltare quattro anni fa. Intanto il verde Robert Habeck e Lindner sono d’accordo su uno schema diverso: tratteranno prima fra loro, per sondare i punti comuni, e poi apriranno il tavolo agli altri. L’impressione è che potrebbero essere i piccoli a scegliere se il cancelliere dovrà essere Scholz o Laschet. L’unica possibilità che Laschet (Cdu) ha di diventare cancelliere è nella Jamaika-Koalition, l’unica possibile senza la SPD di Scholz. La maggioranza dei tedeschi preferirebbe invece una maggioranza “semaforo” guidata da Scholz (Spd) e con dentro verdi e liberali.

Related posts

Papa Francesco. “Dimissioni una possibilità aperta a tutti i Papi, ma non sono al centro dei miei pensieri”

Redazione Ore 12

La Francia elimina il leader estremista dello Stato islamico del Grande Sahara

Redazione Ore 12

Ucraina, si prepara la seconda ondata dell’offensiva con un occhio al vertice NATO do Vilnius

Redazione Ore 12