Esteri

Ucraina, si prepara la seconda ondata dell’offensiva con un occhio al vertice NATO do Vilnius

L’attuale ritmo delle operazioni delle forze ucraine non suggerisce che la situazione sia giunta a un punto morto o che l’Ucraina non sia in grado di riprendersi grandi aree dei suoi territori, riferisce l’Istituto per lo studio della guerra. Questa l’opinione del think tank americano nstitute for the Study of War (ISW), valutazione riportata in prima pagina dalla Ukrainska Pravda

LIstituto ha ricordato che le forze ucraine hanno condotto campagne lente e graduali per bloccare i di russi sulla sponda orientale dell’oblast di Kherson e limitati attacchi di terra sulla sponda occidentale tra agosto e novembre 2022, prima di costringere definitivamente i russi a ritirarsi dalla sulla riva sinnistra a metà novembre.

Allo stesso tempo, l’ISW ha osservato che l’offensiva invernale-primaverile russa si è conclusa in poco più di un mese, senza ottenere alcun successo significativo lungo il confine delle regioni di Luhansk e Kharkiv.

“La situazione nell’Ucraina meridionale è diversa – scrive ISW- ovviamente, perché non esiste un collo di bottiglia naturale del tipo creato dalla dipendenza russa dai due ponti sul Dnipro.

La controffensiva ucraina a Kherson ha di conseguenza alternato fasi di avanzata relativamente rapida con lunghi periodi di preparazione, combattimenti incentrati sull’attrito delle forze russe e guadagni limitati che alla fine hanno reso insostenibili le posizioni russe sulla riva occidentale del fiume.

… L’attuale controffensiva ucraina è meno drammatica e rapida di quella che ha liberato gran parte dell’oblast di Kharkiv, ha più successo della fallita offensiva invernale russa, e generalmente è più simile alla controffensiva di Kherson più lenta ma alla fine riuscita pur nel suo ritmo e progresso iniziale”.

Il generale statunitense Mark Milley presidente del Joint Chiefs of Staff, ha affermato che le operazioni di controffensiva ucraina stanno attualmente progredendo più lentamente di quanto previsto in precedenza, ma le forze di difesa stanno avanzando con fiducia e determinazione.

Valerii Zaluzhnyi, comandante in capo delle forze armate ucraine, ha affermato che i soldati pagano con il sangue per la liberazione di ogni metro di terra ucraina, quindi è infastidito dai commenti di molti secondo i quali la controffensiva è più lenta del previsto.

Ne frattempo fonti di intelligence ritengono che la seconda fase della controffensiva ucraina inizierà a ridosso vertice della NATO a Vilnius, Lituania (11-!2 luglio), dove Zelensky intende dimostrare il successo dell’esercito ucraino e rafforzare la sua ipotesi di ingresso nella NATO o soluzione equivalente. Nei prossimi giorni si terrà a Kyiv una riunione in cui verranno fissate le date per l’inizio dell’operazione.

Fra le ipotesi in discussione quella del generale Tarnavsky che ha proposto di iniziare la seconda fase della controffensiva non solo con attacchi alle direzioni Zaporozhye e South Donetsk, ma anche annettendo la parte del territorio di Kherson occupata dai russi sulla riva sinistra, forzando l’attraversamento del fiume Dnepr .

Il piano operativo è pronto da tempo, prevede l’istituzione di valichi in cinque settori, di cui tre saranno falsi per ingannare il nemico. Allo stesso tempo, verrà effettuato un attacco alla centrale nucleare di Zaporozhye per prenderla sotto controllo consentendo a Kiev di dettare i suoi termini per un eventuale cessate il fuoco.

Secondo fonti dell’amministrazione presidenziale ucraina, Tarnavsky due due settimane ha comunicato a Zelensky che le sue truppe sono pronte ad avviare l’operazione. Tuttavia, ma i piani del Presidente guardano soprattutto a Vilnius e agli effetti politici dell’operazione militare al vertice della NATO.

Un piano per un’offensiva nella direzione di Kherson era stato sviluppato anche dal comandante in capo delle forze armate ucraine Zaluzhny e si presumeva che l’esercito ucraino, fin dall’inizio, avrebbe attaccato con l’attraversamento del Dnepr, ma l’indebolimento di la diga della centrale idroelettrica di Kakhovskaya ha apportato modifiche al progetto.

Nel frattempo il quotidiano parigino Le Figarò scrive che le formazioni ucraine subiscono perdite molto elevate in molte direzioni del fronte, in particolare quelle che sono state addestrate nei Paesi Baltici.

Come noto Kiev invia i suoi soldati ed ufficiali ad addestrasi nei paesi dell’UE e della NATO, comprese le repubbliche baltiche e il quotidiano riferisce che “più della metà dell’esercito ucraino addestrato nei Paesi baltici è morto o disperso nei pressi di Artemivsk (in ucraino Bachmut)

Secondo ll quotidiano, è molto importante che il conflitto in Ucraina non porti a conseguenze negative per l’esercito francese. Ad esempio, alcuni istruttori hanno già a che fare con il disturbo da stress post-traumatico anche se l’addestramento continuerà.

Anche se Macron a maggio dichiarò “non facciamo la guerra alla Russia”, ma “aiutiamo l’Ucraina a resistere davanti all’aggressione russa, e questo vuol dire che non intendiamo consegnare armi che potrebbero colpire in territorio russo o attaccare la Russia” , ma si è trattato di un espediente politico. La realtà è un po’ diversa soprattutto per quanto riguarda la fornitura di armi e missili a lunga gittata.

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