di Sara Valerio
Il 26 settembre si celebra la Giornata Europea delle Lingue (European Day of Languages).
L’iniziativa,istituita dalla Commissione europea e dal Consiglio d’Europa nel 2001, è celebrata per promuovere la diversità del patrimonio culturale e linguistico del continente, sensibilizzare sull’ampia varietà di lingue presenti (oltre 200) e incoraggiare le persone di tutte le età ad apprenderne di nuove. Nell’Unione europea si contano 24 lingue ufficiali (bulgaro, ceco, croato, danese, estone, finlandese, francese, greco, inglese, irlandese, italiano, lettone, lituano, maltese, olandese, polacco, portoghese, rumeno, slovacco, sloveno, spagnolo, svedese, tedesco e ungherese) e 60 autoctone regionali o minoritarie, parlate da circa 40 milioni di persone, fra cui il catalano, il basco, il frisone, il gallese e lo yiddish, oltre ai dialetti e alle lingue dei migranti.Secondo idati 2020 dell’Eurostat, l’Ufficio statistico dell’UE, in Italia il 36% degli studenti di scuola superiore secondaria studia due o più lingue straniere, contro una media europea del 48%, posizionando il nostro Paese al diciottesimo posto nella classifica degli Stati membri. Gli studenti italiani fanno però meglio di quelli greci e portoghesi, di cui rispettivamente solo l’1% e il 6% si impegna in un percorso di studi plurilingue, ma anche di quelli tedeschi e danesi (34% e 31%). In Romania invece il 98% dei ragazzi di scuola superiore risulta poliglotta. Dai dati emerge anche chel’inglese è la lingua più studiata nelle scuole europee, da più dell’87% degli alunni, seguito dal francese, (dal 19%), dal tedesco e dallo spagnolo (entrambi dal 18%). Mentre solo il 2,3% degli studenti studia l’italiano, meno anche del russo. Un dato che appare però molto distante dalla stima effettuata a livello mondiale, dove la lingua italiana, molto apprezzata perché associata alla letteratura, all’arte, alla storia e più in generale all’idea del “bel vivere” e della “dolce vita”, è la sesta più studiata al Mondo. Per celebrare la Giornata Europea delle Lingue ogni anno sono organizzate numerose iniziative in tutti i Paesi dell’UE: corsi, giochi, conversazioni, conferenze, programmi radiofonici. Quest’anno gli appuntamenti sono stati pensati per celebrare anche l’Anno europeo dei giovani. In Italia il primo appuntamento è previsto il 26 settembre al Centro Linguistico dell’Università LUMSA, dove con la collaborazione della Commissione europea, va in scena lo spettacolo teatrale “A Dance Named Remorse”, tratto da diverse opere di Shakespeare e recitato in spagnolo, inglese e italiano. L’appuntamento è alle ore 18.00 nell’aula Teatro dell’Università LUMSA, in piazza Adriana 22, Roma. Sempre il 26 settembre la Commissione europea organizza un grande evento onlinededicato ai giovani, all’apprendimento delle lingue e all’inclusione. (https://bit.ly/3dHjlWF). Il 29 settembre, la Biblioteca Europea di Roma, a via di Savoia 15, insieme ad ambasciate, istituti culturali e associazioni, offre giochi e laboratori ispirati a “Le avventure di Pinocchio”, il romanzo per ragazzi di Carlo Collodi, di cui la Biblioteca ospiterà, dal 15 settembre al 21 ottobre, una collezione di 40 traduzioni in lingue diverse. La partecipazione è libera e gratuita. Da novembre la stessa collezione sarà esposta a Ivrea, Capitale italiana del Libro 2022, nello spazio espositivo di Palazzo Giusiana. Il 29 e 30 ottobre, infine, le celebrazioni proseguiranno con quiz e giochi allo stand della Commissione europea a Lucca Comics&Games. Nella convinzione che la diversità linguistica sia uno strumento per ottenere una migliore comprensione interculturale e un elemento chiave nel ricco patrimonio culturale del nostro continente, la Commissaria Europea per la cultura, l’istruzione e la gioventù, Mariya Gabriel, dichiara: “quando impariamo un’altra lingua, impariamo anche un altro modo di pensare, un’altra prospettiva. La diversità linguistica e culturale è uno dei nostri punti di forza ed è giustamente considerata un valore fondamentale della nostra Unione”.
