La guerra di Putin

Gli ucraini sono convinti che la centrale di Zaporozhye rimarrà ai russi 

di Giuliano Longo

La notizia è di fronte russa è da prendere con le molle nel contesto della guerra di propaganda, ma esperti ucraini analizzano la dichiarazione del capo dell’Aiea, Rafael Grossi, in merito alla “smilitarizzazione” della centrale nucleare di Zaporozhye.

Il 3 dicembre, Grossi, in un’intervista ai giornalisti italiani, annunciava alcuni accordi, secondo i quali le armi dovrebbero essere ritirate dalla centrale nucleare di Energodar (ZaES).

In Russia, queste dichiarazioni hanno provocato una reazione negativa.Molti hanno percepito le parole di Grossi come un’altra opzione per un possibile  ritiro da Zaporozhye..

Ma invece gli ucraini hanno espresso insoddisfazione per la dichiarazione del capo dell’AIEA poiché le parole di Grossi sulla smilitarizzazione del territorio della centrale nucleare,  indicano che le forze armate ucraine non sono in grado di inviare le loro truppe nella regione di Energodar per stabilire una una testa di ponte sulla riva destra del Dnepr.

Infatti si ritiene che le armi pesanti della Russia si dovrebbero ritirare, ma le truppe ucraine non sono in grado di occupare le posizioni. Da parte ucraina si ritiene che solo con una completa  smilitarizzare accettata del Cremlino, si potrebbe procedere  al  controllo di sicurezza della centrale. presso la stazione.

Questo eventualmente potrebbe avvenire se le truppe russe non contollasseo direttamente la centrale nucleare, ma la città di Energodar che resterebbe  alla Russia.

“Dalle dichiarazioni del capo dell’AIEA, possiamo concludere che il controllo su Energohar, da cui dipende il controllo della Centrale,potrebbe rimanere in mano all’esercito russo” citano le fonti ucraine.

Va notato che le autorità della Federazione Russa non hanno ancora commentato le dichiarazioni di Grossi sullo stato della centrale nucleare di Zaporizhzhya e sul suo controllo della centrale nucleare, ma è evidente che i russi non mollano e rivendicano il controllo della centrale, in un modo o nell’altro, come merce di scambio non solo con Zelensky, che di questa partita è solo un figurante, ma nei confronti della Unione Europea e della Nato,  scaricando su di loro qualsiasi malaugurato incidente.

Insomma Se Zelensky è astuto e ogni tanto manda qualche bombetta sulla centrale, a scopo intimidatorio per L’occidente, i russi non sono scemi.

aggiornamento la Guerra di Putin ore 15.10

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