Politica

Governo, via libera ad una manovra prudente e senza scossoni

 

Risorse scarse, novità poche e carte coperte, sui dettagli, fino all’ultimo. La premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si apprestano a portare sul tavolo del Consiglio dei ministri la seconda manovra del governo di centrodestra che rinvia i progetti di riforma a tempi migliori, tolto l’avvio della nuova Irpef. Che favorirà, come il taglio del cuneo, soprattutto i redditi medio-bassi. D’altronde, il momento è complesso e bisogna essere “seri, prudenti e responsabili” il messaggio che la stessa premier darà anche all’opinione pubblica. “E’ una manovra per poco meno di 24 mld, frutto per quasi 16 di extragettito e per il resto di tagli di spese”. Queste le parole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri che ha approvato la manovra. Ma andiamo a vedere nel dettaglio le misure approvate in Cdm.

 

Arrivano tre aliquote Irpef

In particolare “per l’anno 2024”, fino a 28.000 euro di reddito l’aliquota è del 23%, tra i 28.000 euro e fino a 50.000 euro è al 35% e oltre i 50.000 euro è 43%. Nel 2024 la detrazione prevista per i redditi da lavoro fino a 8mila euro è innalzata a 1.955 euro dai precedenti 1.880, si legge nel testo.  L’accorpamento delle prime due aliquote Irpef comporta secondo le stime del governo una variazione di gettito Irpef di competenza 2024 di -4.110,9 milioni di euro e addizionali regionale e comunale rispettivamente di -28,2 e -10,8 milioni di euro, per una variazione totale di circa -4.149,9 milioni di euro. Si stima inoltre una variazione di Trf di circa -52,6 milioni di euro.

Per i contribuenti con reddito complessivo superiore a 50mila euro, il taglio delle detrazioni sarà di 260 euro. “Ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, per i contribuenti titolari di un reddito complessivo superiore a euro 50.000 l’ammontare della detrazione dall’imposta lorda, spettante per l’anno 2024 in relazione ai seguenti oneri è diminuito di un importo pari a euro 260”, si legge nello schema del decreto legislativo.  La norma, si legge nello schema del decreto, riducendo l’aliquota dello scaglione compreso tra 15.000 e 28.000 euro, determina una riduzione del carico fiscale per tutti i soggetti con redditi superiori a 15.000 euro. Incrementando, inoltre, la detrazione per lavoro dipendente da 1.880 a 1.955 euro fino a 15.000 euro di reddito, il carico fiscale è ridotto anche per i lavoratori dipendenti con reddito al di sotto di tale soglia. L’effetto stimato per tali modifiche, relativamente all’Irpef e alle addizionali locali, è complessivamente di circa -4.594,1 milioni di euro (di cui -4.554,9 milioni di euro di Irpef e -28,4 e -10,8 rispettivamente di addizionale regionale e comunale). L’effetto complessivo, si aggiunge, in materia di detrazioni citate risulta pari a 444,2 milioni di euro (di cui 443,9 milioni di euro di Irpef e 0,2 e 0,1 rispettivamente di addizionale regionale e comunale). Sulla base di quanto esposto, si stima una variazione di gettito Irpef di competenza 2024 di -4.110,9 milioni di euro e addizionali regionale e comunale rispettivamente di -28,2 e -10,8 milioni di euro, per una variazione totale di circa -4.149,9 milioni di euro. Si stima inoltre una variazione di Tfr di circa -52,6 milioni di euro.

Sale al 20% deduzione nuove assunzioni stabili

Salgono al 20% le deduzioni fiscali per le nuove assunzioni a tempo indeterminato. Per il periodo d’mposta successivo al 31 dicembre 2023 “il costo del personale di nuova assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato è maggiorato, ai fini della determinazione del reddito, di un importo pari al 20%”, si legge nello schema del decreto legislativo. L’agevolazione spetta ai soggetti che hanno esercitato l’attività nel periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023 per almeno un anno e non spetta alle società e agli enti in liquidazione ordinaria, assoggettati a liquidazione giudiziale o agli altri istituti liquidatori relativi alla crisi d’impresa.

Salgono sconti assunzioni stabili donne, giovani e lavoratori Sud

Sconto superiore al 20% per l’assunzione a tempo determinato di lavoratori svantaggiati, disabili, donne con almeno due figli minorenni o disoccupate, giovani, lavoratori del Sud ed ex Rdc. Per le categorie in questione la maggiorazione della deduzione del 20% per le assunzioni a tempo indeterminato è moltiplicato per coefficienti di maggiorazione, si legge nella bozza, spiegando che la determinazione dei coefficienti di maggiorazione non eccederà il 10 per cento del costo del lavoro sostenuto dalle categorie interessate.

No tax area lavoro dipendente sale a 8.500 euro

Si amplia fino a 8.500 euro la soglia di no tax area prevista per i redditi di lavoro dipendente che viene parificata a quella già vigente a favore dei pensionati.

7 miliardi per rinnovi contratti Pa, oltre 2 a sanità 

“Un’altra misura che cuba una somma significativa riguarda gli aumenti contrattuali del pubblico impiego: complessivamente oltre 7 miliardi euro a disposizione del ministro Zangrillo, particolarmente per gli aumenti contrattuali, di cui oltre 2 miliardi riguardano sanità, cinque sono per i rimanenti settori”, ha dichiarato Meloni nel corso della conferenza stampa. La manovra prevede 3 miliardi in più sul piatto della sanità, ha affermato la premier

Via il vincolo sulle pensioni contributive

 “Sempre sulle pensioni interveniamo su alcune situazioni di squilibrio e abbiamo cominciato a dare un segnale sulle pensioni di cui non si è occupato nessuno”, cioè quelle interamente nel sistema contributivo. Quindi il governo ha eliminato il vincolo che impone a chi è nel contributivo di andare in pensione con l’età raggiunta solo se l’importo della sua pensione è inferiore a 1,5 la pensione sociale. “Secondo noi non è una misura corretta e lo abbiamo rimosso”: lo ha detto la premier Giorgia Meloni al termine del Cdm.

Rivalutazione pensioni al 100% fino 4 volte minimo 

La rivalutazione delle pensioni per il recupero dell’inflazione cuba 14 miliardi di euro. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni spiegando che ci sarà una rivalutazione del 100% per le pensioni fino a quattro volte il minimo, del 90% tra 4 e 5 volte il minimo e poi c’è un decalage. La rivalutazione viene confermata per le pensioni minime di chi ha più di 75 anni.

Ape sociale e opzione donna sostituiti da un fondo unico 

“Sulle pensioni ape sociale e pensione donna vengono sostituiti da un unico fondo per la flessibilità in uscita”. ha detto Meloni.

Lo Stato pagherà i contributi a madri con più figli. 

“Prevediamo che le madri con due figli o più non paghino i contributi a carico del lavoratore”, e “la quota del lavoratore per le madri con due e o tre figli la paga lo Stato”, ha detto Meloni, spiegando che “noi vogliamo stabilire che una donna che mette al mondo almeno due figli ha già offerto un importante contributo alla società e quindi lo Stato in parte compensa pagando i contributi previdenziali. Vogliamo smontare la narrativa per cui la natalità è un disincentivo al lavoro. Vogliamo incentivare chi mette al mondo dei figli e voglia lavorare”.

Asilo gratis dal secondo figlio.

“Dal secondo figlio l’asilo nido è gratis”, ha annunciato la presidente del Consiglio.

Per gli autonomi confermati flat tax e acconto a rate

Per il “lavoro autonomo”, “anche qui è iniziato un lavoro importante lo scorso anno con un aumento dell’importo per tassa piatta al 15% per i lavoratori autonomi: viene confermata questa misura, e prorogata per altri 3 anni una norma che considero molto importante che è l’indennità straordinaria di continuità, una sorta di cassa integrazione anche per i lavoratori autonomi. Viene anche ampliato il reddito per usufruire di questo ammortizzatore sociale. Inoltre per la prima volta quest’anno gli autonomi non dovranno pagare l’anticipo irpef a novembre ma rateizzarlo in 5 rate da gennaio a giugno”. Così la premier Giorgia Meloni.

Priorità al rinnovo del contratto del comparto sicurezza 

“Voglio dire con chiarezza che per noi la priorità quest’anno è soprattutto il rinnovo del contratto del comparto sicurezza. Penso non si possa più accettare una realtà in cui un poliziotto guadagna per lo straordinario poco più di 6 euro l’ora, meno quanto prenda un collaboratore domestico: bisogna intervenire. La priorità per noi è rinnovo comparto difesa e sicurezza”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa. “Ma oltre a questi 5 miliardi ce ne sono 2,3 sul tema della sanità”, ha aggiunto.

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