Ancora un ‘siluro’ dalla Gran Bretagna contro il Presidente russo Putin e questa volta viene chiamato in causa, non per i crimini di guerra, ma per il fatto che sta nascondendo al suo popolo le perdite subite dal suo esercito. “Il ministero della Difesa russo ha chiesto che le compensazioni per le famiglie dei soldati caduti in guerra siano supervisionate dalle autorità militari e non da quelle civili” e questa scelta indicherebbe “il desiderio di nascondere alla popolazione l’entità reale delle perdite”. Lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo ultimo report, come evidenzia The Guardian. Secondo i britannici, la decisione di Putin di assediare l’acciaieria Azovstal a Mariupol “significa che molte unità russe restano bloccate nella città e non possono essere dislocate altrove: la difesa di Mariupol – viene evidenziato – ha esaurito le capacità di molte unità russe, riducendone la capacità di combattere”. E per quanto riguarda il Donbass, il report sottolinea come Mosca abbia “fatto ‘piccoli progressi’ da quando ha spostato la sua attenzione sulla regione ma senza un adeguato supporto logistico e militare debba ancora imprimere una svolta significativa”.