Primo piano

I due voli che cambiano la storia dell’aviazione civile nazionale

L’ultimo decollo di Alitalia da Cagliari verso Roma e il primo di Ita da Linate a Bari. Verso la soluzione per il glorioso marchio

L’ultimo volo di Alitalia, l’AZ1586 partito ieri sera da Cagliari alle 22.05 per atterrare a Fiumicino alle 23.10, ha chiuso una storia iniziata nel dopoguerra e che ha accompagnato fino ai giorni nostri intere generazioni di italiani nei cieli di tutto il mondo. Una vicenda gloriosa che ha attraversato 74 anni di storia del nostro Paese, ma che negli ultimi anni ha conosciuto momenti di crisi sempre più acuti, tra stati di crisi e tentativi di privatizzazione. A trasportare gli ultimi passeggeri con un biglietto Alitalia è stato un Airbus 320, intitolato a Primo Levi, che volerà pieno con tutti i suoi 180 sedili occupati. Alla cloche il comandante Andrea Gioia, 55 anni, 15mila ore di volo, formatosi alla scuola di volo di Alitalia. Dopo 560 chilometri (303 miglia) e poco più di un’ora di viaggio, ci sarà lo stop. Con l’ultimo volo, si chiude anche il programma di riallineamento della compagnia, che consegnerà a Ita una flotta tutta basata su Roma e Milano Linate. E se Alitalia si ferma, oggi prenderà il volo Ita con il volo AZ1637 Linate-Bari. Sull’aereo, un A320, è stata dipinta la scritta Born in 2021, ovvero “nati nel 2021”, in attesa di capire la questione del marchio Alitalia, presente sugli altri 51 aerei ereditati, marchio che sicuramente resterà in volo. Nella giornata di giovedì ai lavoratori di Alitalia è stata accreditata la metà restante degli stipendi di settembre. I dipendenti sono stati avvertiti dai commissari straordinari Gabriele Fava, Giuseppe Leogrande e Daniele Santosuosso, con una comunicazione interna: “Possiamo ora confermarvi che abbiamo dato mandato affinché sia accreditato il rimanente 50% degli stipendi”. Questo segnala di fatto lo sblocco della partita sulla cessione del marchio: i commissari avevano spiegato a fine settembre che la restante metà sarebbe stata accreditata non appena avessero avuto evidenza “sull’esito del bando del marchio”.

Related posts

INPGI, le ragioni di Pierluigi Franz diventano l’appello del CDA a Draghi: “Salviamo l’Istituto dal disastro finanziario”

Redazione Ore 12

Hamas ha perso il controllo della Striscia. L’esercito israeliano ha preso il Parlamento

Redazione Ore 12

Giustizia & Giornalismo, Raffaele Malito: “Guai a dimenticare il Caso Tortora. Fermiamoci tutti per favore”

Redazione Ore 12