Roma Capitale

I tesori della via Flaminia, visite guidate e aperture straordinarie

Visite guidate e aperture straordinarie  a settembre nei luoghi più affascinanti della via Flaminia. La Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, ha attivato un progetto di valorizzazione di alcuni dei siti meno conosciuti del XV Municipio curato dall’archeologo responsabile Roberto Narducci e dalla responsabile dell’ufficio valorizzazione Angelina De Laurenzi.

Raddoppiano le possibilità di visita alle Tombe di Fadilla e dei Nasoni, infatti, oltre all’apertura ormai consolidata del terzo giovedì del mese, è stata prevista un’altra data per sabato 10 settembre.
Le visite a cura di Roberto Narducci e Barbara Ciarrocchi e del sono gratuite con prenotazione obbligatoria sul sito della Soprintendenza speciale di Roma. I turni di visita sono alle ore 10.00, alle 11.30 e alle 13.00 per un massimo di venti partecipanti per turno. La vera novità di settembre 2022 è rappresentata dall’apertura straordinaria dell’area archeologica di Grottarossa. Posta al VI miglio dell’antica via Flaminia, che riemerge in più punti tra gli edifici moderni, la piana presenta una grande concentrazione di edifici funerari, alcuni dei quali di straordinaria monumentalità forse per la vicinanza con l’abitato di Rubrae e con grandiose ville residenziali situate sull’altopiano omonimo. Le indagini compiute dalla Soprintendenza tra il 1980 e il 1989 hanno individuato diversi edifici funerari, un grande complesso residenziale, un impianto tardo antico ed un lungo tratto della via consolare che corre tra i mausolei in parte ancora visibili. Questi sono del tipo “a torre” (I secolo a. C.-I secolo d. C.), trasformato in fortilizio a controllo del Tevere nel Medioevo, a tamburo cilindrico (seconda metà del I secolo a. C.) ed un sepolcro del tipo a “tempietto” (metà II secolo d. C.). Più a nord, sullo stesso lato della Flaminia, si succedono altri monumenti funerari, tra cui quello “a nicchie” per olle cinerarie delimitato da un recinto in laterizio (I secolo d. C.). L’angolo sinistro del frontone del sepolcro “a tempietto” in laterizi sagomati, coronato da una raffinata cornice marmorea, è stato recuperato e ricomposto nell’Antiquarium di Malborghetto che accoglie alcuni materiali testimonianza della ricchezza dell’area e della sua lunga frequentazione fino nel Medioevo, quando il sito divenne una cava per materiali da calcinare. Le visite si terranno sabato 17 settembre in tre turni: alle 10.00, alle 11.30 e alle 13.00 per un massimo di trenta partecipanti.

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