Politica

«I treni sono in ritardo» l’ironica frase dei leghisti

 

di Viola Scipioni

 

Martedì 17 dicembre la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha tenuto un discorso alla Camera dei Deputati in vista del Consiglio europeo del 19 dicembre.

Ciò che ha sorpreso è che, durante l’intervento della premier, a mancare erano numerosi deputati del partito alleato, la Lega di Matteo Salvini: solo tre i rappresentanti presenti su un gruppo di 65. A quanto pare, numerose sono state le dichiarazioni dei parlamentari della maggioranza presenti in aula, a partire dal Vicepremier Antonio Tajani di Forza Italia: «l’assenza della Lega? È presente Giorgetti…», seguito poi dal neo Capogruppo di Fratelli d’Italia, Galeazzo Bignami, che giustifica gli alleati perché «vengono dal Nord!».

Ma l’intervento che ha fatto più storcere il naso è stato quello dell’On. Stefano Candiani, uno dei tre deputati presenti della Lega, che ha giustificato l’assenza dei propri compagni con: «i miei colleghi non c’erano perché non gliene frega un c….!», chiedendo poi immediatamente scusa, specificando come «il calendario parlamentare è un casino, in questi giorni. I treni sono spesso in ritardo». Può sembrare una battuta ironica, magari che vede la Lega avvicinarsi più a Forza Italia che alla premier, soprattutto perché il Carroccio sembra essere diventato l’Italia viva della nuova legislatura: mettere zizzania tra gli alleati vuole diventare il proprio forte. Invece, tutto vero. Candiani ha mostrato la sua chat personale con la deputata Simona Bordonari: «arrivo, ma il treno è in ritardo» sono i caratteri spuntati sul suo cellulare per rendere le proprie dichiarazioni valide.

Tra i vertici di Trenitalia, a seguire, è arrivata la smentita: «l’alta velocità è regolare. Gli unici ritardi presenti riguardano un treno fermo sulla linea Firenze – Bologna, ripartito alle 8:30». Dall’altro lato ha sorriso Meloni, che non ha perso tempo ad incalzare il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, proprio Matteo Salvini: «i leghisti sono in ritardo in Aula per il ritardo dei treni? Sono arrivata in ritardo anche io, che vengo in macchina. Ma il Sindaco di Roma non mi pare sia della Lega». Stranamente, tutti questi ritardi proprio durante una delle poche giornate di dicembre senza alcuno sciopero dei trasporti.

La popolarità della premier in ambito estero sta ancora dando testa ai vertici della Lega?

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