Politica

Il card. Zuppi all’assemblea della CEI:”Lo stato di salute del Paese desta particolare preoccupazione”


“Lo stato di salute del Paese desta particolare preoccupazione….è sempre più difficile uscire dall’abisso dell’indigenza“. Il grido d’allarme è stato lanciato ieri dal Presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Matteo Zuppi nel suo discorso introduttivo ai lavori della 79.ma Assemblea generale della Cei, che si sta svolgendo in Vaticano. Fra i numerosi temi all’ordine del giorno di carattere pastorale e spirituale, Zuppi ha puntato i riflettori sulla situazione sociale del Paese che, secondo le ultime stime ISTAT emerge che  il 9,8% della popolazione (un italiano su dieci) vive in condizioni di povertà assoluta. Questo dato preliminare del 2023  mostra quanto la povertà in Italia sia un fenomeno strutturale con  5 milioni 752mila residenti (2 milioni 234mila famiglie) in povertà assoluta.“A loro – prosegue Zuppi-  si aggiungono le storie di chi vive in una condizione di rischio di povertà e/o esclusione sociale: si tratta complessivamente di oltre 13 milioni di persone, pari al 22,8% della popolazione (italiana) , un dato che supera   la media europea”. Ma – prosegue il Cardinale- “è  sempre più difficile uscire dall’abisso dell’indigenza. Si rafforzano le povertà croniche e quelle intermittenti, relative ai nuclei familiari che oscillano tra il ‘dentro’ e il ‘fuori’ dalla condizione di bisogno. Si rafforza inoltre il divario generazionale: i giovani sono sempre più esposti a difficoltà economiche e aumenta il vuoto creato da coloro che tendono ad allontanarsi dalla partecipazione politica e dal volontariato”. Sempre secondo i dati ufficiali dell’Istat, nel 2023 il 40,2% dei 16-24enni ha svolto almeno un’attività di partecipazione politica, con una riduzione significativa rispetto al 54,5% del 2003; l’8,0% ha svolto attività di volontariato, con una riduzione significativa rispetto a venti anni prima (era 11,0% nel 2003).  Quindi la CEI riserva “uno spazio importante”   alla domanda spirituale dei giovani e anche agli  anziani, “che tanto possono aiutare a costruire un futuro per tutti ma che vanno garantiti nella loro fragilità”. Questi problemi aumentano sensibilmente nelle aree interne del Paese, che “restano oggetto di tanta preoccupazione della Chiesa. In realtà, se opportunamente aiutate in una visione strategica, possono diventare luoghi di accoglienza per tutti, anche in riferimento all’emigrazione che deve rappresentare un’opportunità oltre che una necessità”. “Abbiamo poi bisogno di una legalità certa ed efficace che combatta gli abusi, garantendo diritti e doveri e– prosegue Zuppi- che permetta, tra l’altro, anche di rispondere ad una domanda di mano d’opera che diventa in alcuni casi una vera emergenza”. “Non vogliamo vivere una cultura del declino– prosegue- , che ci fa stare dentro i nostri recinti, non ci fa essere audaci e ci priva della speranza. Pensiamo anche all’inverno demografico che chiede interventi lungimiranti. Non bisogna chiudersi alla vita”e “il Vangelo risponde al bisogno degli italiani, anche dei giovani, spesso isolati, che aspirerebbero a una pienezza di vita, ma non sanno dove trovarla: «A volte perdiamo l’entusiasmo per la missione dimenticando che il Vangelo risponde alle necessità più profonde delle persone, perché tutti siamo stati creati per quello che il Vangelo ci propone: l’amicizia con Gesù e l’amore fraterno”.

L.G.

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