Roma Capitale

Il killer di Fidene dopo la strage voleva fuggire in Spagna. Al Poligono di Tor di Quinto nel 2012 fu sottratta una pistola, utilizzata poi per una rapina a Firenze

Claudio Campiti aveva pianificato nel dettaglio sia la strage dei condomini che la fuga. Lo aveva fatto da quando aveva ricevuto, un mese fa, quando, l’11 di novembre, l’11 novembre, aveva ricevuto la convocazione dell’assemblea del consorzio “Valleverde”. In quel momento, probabilmente, nella sua mente si è palesata l’idea di una vendetta sanguinaria e plateale.  A darne notizia è il quotidiano Il Messaggero, il 57enne negli ultimi anni non aveva mai preso parte a queste riunioni, proprio perché aveva più di un contenzioso in corso con quella comunità. Nel piano diabolico di Campiti era prevista anche la fuga in auto, forse con meta Malaga (visto che seguiva su Facebook un gruppo di amanti della meta). I carabinieri, infatti, hanno trovato vicino al dehor tre zaini del 57enne: in uno c’era il suo passaporto, un notebook e 5.700 euro in contanti, che si vanno a sommare ai 535 euro che aveva in tasca. Negli altri due zaini aveva vari indumenti di ricambio. Va detto poi che le indagini si concentrano ora anche sul Poligono di Tor di Quinto, posto sotto sequestro immediatamente dopo i tragici fatti. Sembra infatti quasi impossibile che Campiti sia riuscito ad eludere la sorveglianza della struttura, uscendo indisturbato con pistola e munizioni. Per questo i carabinieri stanno acquisendo nella struttura, ora sotto sequestro, tutti i verbali di ingresso e di uscita di ieri, e analizzeranno le immagini delle telecamere di sicurezza per capire se ci siano state ‘falle’ di sorveglianza. Al momento comunque l’unico indagato è Campiti, che di quel poligono era un habitué: era iscritto dal 2018, e non è escluso che possa aver contato sul fatto di essere una faccia nota per attirare meno l’attenzione. L’uomo, dopo aver ricevuto arma e munizioni, non avrebbe mai raggiunto l’area di tiro; avrebbe invece infilato direttamente l’uscita, diretto a Fidene. C’è un precedente di gennaio 2012: in quella occasione venne rapinato un ufficio postale di Firenze con una pistola sottratta proprio a Tor di Quinto. Un socio del circolo aveva ritirato l’arma con una decina di proiettili e si era allontanato, e per questo era stato denunciato. Nella rapina furono ferite due persone. Intanto restano gravissime le condizioni di Fabiana De Angelis. La donna è ricoverata in rianimazione all’ospedale Sant’Andrea e per lei il quadro clinico resta complesso. Per quanto riguarda gli altri feriti, Bruna Martelli è ancora in prognosi riservata all’Umberto I ma ha avuto un buon decorso clinico e le condizioni sono in miglioramento. Intanto è stato dimesso dal policlinico Gemelli, Silvio Paganini, l’uomo di 67anni che è riuscito a bloccare, lanciandosi addosso, la furia omicida di Claudio Campiti. L’uomo era ricoverato proprio per le ferite riportate nel corso del drammatico corpo a corpo.

 

 

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