Politica

Il Piano Mattei è legge, arriva l’ok della Camera

Ok definitivo della Camera al decreto sulla governance del cosiddetto Piano Mattei.

 

I voti favorevoli sono stati 169, i contrari 119 e nessun astenuto. Potenziare la collaborazione tra l’Italia e gli Stati africani, promuovendo lo sviluppo economico e sociale e affrontando le cause profonde delle migrazioni irregolari: è l’obiettivo con cui nasce il Piano Mattei, la cui governance è definita dal decreto varato dal governo il 3 novembre, diventato legge dopo il via libera definitivo della Camera. Il Piano vero e proprio verrà adottato – in base a una modifica introdotta in Senato – con decreto del Presidente del Consiglio, previo parere (entro 30 giorni) delle Commissioni parlamentari. E funzionerà da “cornice politica”, come ha spiegato più volte la premier Giorgia Meloni, della strategia italiana nel rapporto con il continente africano, con varie direttrici di intervento: cultura e formazione, salute, agricoltura, energia, sviluppo economico e infrastrutturale, contrasto al terrorismo e ai trafficanti di esseri umani. Una “cornice vuota”, l’hanno invece bocciata le opposizioni. In quell’ottica rientra anche la conferenza Italia-Africa in programma il 28 e 29 gennaio, con l’aula del Senato come possibile sede. Intanto, nei 7 articoli della legge approvata si prevede che il Piano avrà durata di 4 anni (può essere aggiornato anche prima della scadenza), con strategie territoriali riferite alle specifiche aree dell’Africa. In sostanza costituirà la cornice entro cui le diverse amministrazioni dello Stato svolgono le proprie attività di programmazione, di valutazione d’impatto (inciso aggiunto nell’esame al Senato) e di attuazione degli interventi, ciascuna nel proprio ambito di competenza.

 

BOLDRINI (PD): TUTTO UN BLUFF

“Il Piano Mattei non esiste nei contenuti e nella sostanza: è una scatola vuota. Ma oggi il governo chiede al Parlamento di votare un decreto, l’ennesimo: per quale urgenza? Il decreto non fa altro che istituire una cabina di regia, a Palazzo Chigi, con personale e uffici, per un costo di 3 milioni di euro, con l’obbiettivo di gestire un piano che non esiste. Non abbiamo visto né i progetti, né un piano finanziario, né gli obbiettivi semplicemente perché non ci sono. E contemporaneamente, mentre parlano di piano Mattei come sostegno ai paesi africani, tagliano i fondi per la cooperazione allo sviluppo. Paesi europei come Germania, Svezia, Lussemburgo, sono già arrivati all’obiettivo dello 0.7% del reddito nazionale lordo previsto dall’agenda 2030 delle Nazioni Unite e, invece, la maggioranza taglia più di 40 milioni e rimane ferma allo 0.32%. Tutto un bluff il Piano Mattei, propaganda e inutile spreco di risorse, come nello stile di questo governo”. Lo dice Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, a margine del suo intervento alla Camera.

DELLA VEDOVA: +EUROPA VOTA CONTRO GUSCIO VUOTO

+Europa voterà contro questo decreto, prima di tutto perché non si capisce perché avete dovuto fare un decreto non essendoci alcuna necessità e urgenza. E voteremo contro perché è un guscio vuoto che toglie risorse alla Cooperazione internazionale, e cioè alla Farnesina, per portarle a Palazzo Chigi e non se ne capisce il motivo, perché il Piano Mattei non c’è: non c’è nulla di dettagliato, nè la tempistica, nè i paesi interessati, né quali saranno gli interventi prioritari”. Lo ha detto nell’aula di Montecitorio il deputato di +Europa, Benedetto Della Vedova.

BOSCHI (IV): MELONI CAMBIA IDEA SU TUTTO

Anche sulle politiche energetiche continuano le giravolte di Giorgia Meloni. Quando era all’opposizione inveiva contro i nostri governi, votava a favore del referendum sulle trivelle per non aiutare “le grandi lobby”, chiedeva le dimissioni sulla vicenda Tempa Rossa, inchiesta che finì con un buco nell’acqua. Giorgia Meloni dell’opposizione chiese le dimissioni dell’intero governo Renzi, non perché avevamo sparato a qualcuno a capodanno, fatto fermare treni o divulgato documenti segreti, ma ci eravamo limitati ad attuare la politica di Enrico Mattei sull’energia, quella che oggi vuole attuare”. Così la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi durante la dichiarazione di voto del decreto sul Piano Mattei. “La Giorgia Meloni dell’opposizione- ha proseguito- nel 2016 voleva lasciar affogare chi arrivava con i barconi. Fortunatamente quelle sono rimaste parole, che sono servite a vincere la campagna elettorale, e non sono mai state attuate. Ora che è al governo gli sbarchi irregolari sono triplicati rispetto a due anni fa. Quest’anno ha accolto più migranti irregolari di quelli del 2015 quando a Palazzo Chigi c’era Renzi e Meloni gridava all’invasione. Oggi siamo contenti che anche su questo abbia cambiato idea e che parli di un piano sull’Africa, anche se dopo 16 mesi di parole e annunci abbiamo dubbi che faccia sul serio”.

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